Anche il comune di Amantea con l’assessore alla viabilità Gianluca Cannata, ha partecipato all’incontro tecnico che si è svolto mercoledì 3 giugno a Roma alla presenza del Ministero dei trasporti Graziano Del Rio. La riunione è stata convocata per facilitare il confronto tra le parti coinvolte e risolvere il problema del blocco dell’A3 Salerno – Reggio Calabria nel tratto di Laino Borgo, interessato dal crollo del viadotto Italia. A conclusione dell’incontro, se sul viadotto il ministro ha chiesto altre 24 ore, per il piano redionale si è impegnato a reperire nuove risorse e sono stati interessati anche gli esperti dell’Anas per studiare un percorso alternativo per la litorale tirrenica che prenda in considerazione la Ss 19 e verranno valutate nel dettaglio anche le proposte del governatore che prevedono tra le altre cose il rafforzamento delle cosiddette “autostrade del mare”, almeno fino a Gioia Tauro e Villa San Giovanni. «Purtroppo – ha spiegato Cannata – la chiusura dell’autostrada ha provocato il riversamento dei veicoli sulle dorsali marittime, provocando il collasso del sistema viario locale. I risultati di tale situazione sono purtroppo sotto gli occhi di tutti: aumento esponenziale del volume di traffico, soprattutto di quello derivante dai mezzi pesanti, e progressivo abbassamento dei livelli di sicurezza. Per quanto riguarda Amantea c’è un’emergenza nell’emergenza: il senso unico di marcia a Sud del porto turistico in località Principessa rappresenta un imbuto naturale per autovetture e tir con il progressivo formarsi di lunghe code che penalizzano ulteriormente le aziende e gli operatori economici presenti in loco. È necessario dunque fare qualcosa nell’immediato. La proposta lanciata dal presidente della Regione Calabria Mario Oliverio è un punto di partenza: sopperire alla situazione viaria incentivando l’uso di mezzi di trasporto alternativi come treni ed aerei. Così facendo il potenziale turista interessato a trascorrere un periodo di vacanza in Calabria potrebbe risparmiare in maniera radicale sui costi di trasferimento, rinunciando alla macchina e decongestionando il traffico locale. Oltre alla problematica dell’A3 e di località Principessa non dobbiamo dimenticare l’interruzione della provinciale che da Campora San Giovanni conduce a Nocera Terinese, figlia del cedimento del ponte sul fiume Savuto avvenuto nel 2008”.
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