Otto telefonate in 11 giorni al presunto amante della moglie sono inoffensive. Così la Corte di appello di Caltanissetta ha assolto un uomo che era stato condannato in primo grado per molestia e disturbo alla persona: con il telefono cellulare aveva contattato in maniera anonima un uomo ritenendo che avesse una relazione sentimentale con la propria moglie. Sulla decisione dei giudici di appello, racconta Il Sole 24 Ore, ha pesato anche la particolare tenuità del fatto che, in base all'articolo 131-bis del Codice penale appena entrato in vigore, esclude la punibilità del reo. (ANSA).
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