Atterraggio d'emergenza all'aeroporto di Caselle Torinese per un Boeing 737 della Blue Air. L'allarme è scattato subito dopo il decollo per Catania, a causa di un problema al carrello, e ha costretto il velivolo a rientrare dopo avere scaricato 7.200 litri di carburante. A bordo tanta paura per i 154 passeggeri, tra cui il portiere della Juventus Marco Storari, ma nessuna conseguenza. La compagnia ha messo loro a disposizione un altro aereo, che decollerà in serata, ma sono molti quelli che per lo spavento hanno deciso di utilizzare altri mezzi di trasporto. L'allarme è scattato pochi minuti dopo il decollo, intorno alle 19.30. "Abbiamo sentito un forte rumore e ci siamo spaventati, anche se all'inizio non abbiamo capito cosa era accaduto", racconta Storari. "Ci siamo insospettiti soltanto quando abbiamo visto che l'aereo continuava a girare sopra Torino", aggiunge il portiere, reduce dalla finale di Champions League persa a Berlino. E' stato allora che l'equipaggio ha informato i passeggeri che "l'aereo doveva rientrare a Torino per alcuni controlli tecnici", spiega Grazia Canizzaro, uno dei passeggeri. Il Boeing ha volato intorno allo scalo per circa 40 minuti, facendo più volte su e giù tra Torino e Santena, sino a quando ha consumato l'intero serbatoio. Solo a quel punto è ritornato a Caselle. Prima dell'atterraggio d'emergenza, il pilota ha effettuato un volo a bassa quota sulla pista, per consentire ai tecnici a terra di capire il problema. A causare l'anomalia lo scoppio di uno pneumatico del carrello posteriore sinistro. "Scene di panico non ce ne sono state, ma in tanti abbiamo pregato", rivela Maddalena Lamedda, 54 anni. "In pochi minuti mi è passata davanti agli occhi tutta la vita - prosegue - e ho pensato soprattutto ai miei figli". La pista è stata chiusa alcuni minuti, per consentire l'atterraggio, che è avvenuto di fronte ai mezzi dei vigili del fuoco pronti a intervenire. "L'equipaggio è stato davvero efficiente, alla fine non c'è stato nessun problema", sottolinea ancora Storari. In tanti, tra i passeggeri, faranno passare del tempo prima di tornare a volare. "Riprendere l'aereo? Neanche per sogno - afferma Maddalena Lamedda -: prendo il treno e sto con i piedi per terra". "Io riprenderei anche l'aereo - conclude la signora Canizzaro - ma mia cugina, che era con me, non ne vuole sapere".
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