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Mezzo milione
verso l'Europa

barca a vela

Londra, 7 giu. - In Libia ci sono "tra 450.000 e 500.000 migranti" che attendono il momento di prendere il largo su carrette del mare alla volta dell'Europa. E' quanto rivela il britannico Guardian citando il capitano di vascello Nick Cooke-Priest, comandante della Hms Bulwark, la grande nave d'assalto anfibio della Royal Navy impegnata nell'opera di salvataggio nel Mediterraneo. Dati su cui Federico Fossi dell'Unhc ha invitato alla cautela: "E' importante non creare allarmismi, se i numeri non sono vericabili e' il caso di prestare attenzione", Il comandante dell'unita racconta anche, trattenendo a stento l'ira, che molti dei sopravvissuti hanno rivelato che i trafficanti hanno detto loro di rovesciare la barca e a gettarsi in acqua non appena avvistano una nave da guerra, certi cosi' di esseri salvati. Anche se poi molti non sanno nuotare e affogano. Altri "1.000-1.500" a largo Libia, partiti soccorsi Nelle ultime ore sono arrivate "10 chiamate dai satellitari" dal largo delle coste libiche che si suppone possano arrivare da alcuni barconi con a bordo "1.000-1.500 migranti" ha riferito Fossi. Dovrebbe trattarsi di imbarcazioni piu' piccole rispetto a quelle soccorse nella giornata di sabato quando erano state tratte in salvo in totale circa duemila persone. In soccorso di questi migranti sono partite unita' della Marima militare italiana e delle Marine di Gran Bretagna e Spagna. Zaia "siamo alla follia, non c'e' posto per arrivi" "Il Veneto e' una bomba che sta per scoppiare": ha detto il governatore appena riconfermato Luca Zaia ha lanciando l'allarme per gli arrivi in base alle "mitiche quote regionali". "In Veneto abbiamo 514 mila immigrati regolari, pari a quasi l'11% della popolazione, di questi 42mila non hanno lavoro. Insieme a Emilia Romagna e Lombardia siamo i piu' accoglienti. Basta". Zaia ha detto di non voler passare "per meschino" ("Le vite umane si salvano senza se e senza ma"), ma poi ha attaccato l'esecutivo di Matteo Renzi per aver causato "una tensione sociale pazzesca" con "un ospitalita' diffusa che non e' altro che un invito alla dispersione sul territorio": "Siamo alla follia, con un governo inadeguato che sui documenti ufficiali ci invita a gestire la 'fase acuta' dell'immigrazione, quando invece sappiamo tutti che non e' acuta, cronica". Per il governatore del Veneto "prima colpevole" e' la comunita' internazionale "perche' ha gettato addosso a un governo succube la gestione di un problema insostenibile".

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