Incontro a Expo tra il presidente russo Vladimir Putin, in visita in Italia, e il premier Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio ha sottolineato la necessità che i due Paesi siano uniti nella lotta al terrore. Al centro del colloquio anche la questione Ucraina. Le sanzioni contro Mosca - ha detto Putin - hanno danneggiato" la collaborazione tra Italia e Russia e sono "un'ostacolo oggettivo" alle imprese italiane. "A causa delle sanzioni le imprese italiane non possono guadagnare 1 miliardo di euro da contratti già siglati", ha aggiunto.
Renzi-Putin, avanti su Minsk - "L'accordo di Minsk deve essere applicato in tutti i suoi aspetti di natura politica, militare umanitaria e sociale, ma non tutti sono stati attuati in pieno". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in conferenza stampa con il premier Matteo Renzi sulla crisi ucraina, sottolineando che "non ci sono altre soluzioni se non la pace". "Abbiamo condiviso - ha confermato Renzi - il principio fondamentale che l'accordo di Minsk 2" sull'Ucraina "è la stella polare, la bussola, il punto di riferimento di tutti gli sforzi e credo che tutte le donne e gli uomini di buona volontà lavorino perché possa essere pienamente attuato". "E' una verità oggettiva - ha proseguito Renzi - dire che noi abbiamo necessità che la Russia sia in prima fila con Ue e Usa per affrontare le minacce globali". Così Matteo Renzi auspicando che "accettando e aderendo in modo integrale a Minsk 2 si possa togliere dal tavolo l'unico elemento di divergenza con la Russia mentre su altri dossier c'è profonda convergenza".
Nodo sanzioni. Presidente russo, vanno eliminate - "Con Renzi abbiamo parlato del tema delle sanzioni che non possono essere un ostacolo reale. O si eliminano o si modificano per sostenere le aziende che vogliono collaborare con noi. E questo vale anche per i contratti firmati in campo militare e tecnologico". Così il presidente russo Vladimir Putin dopo il bilaterale con Renzi all'Expo.
Nessun rapporto con il G7 - "La relazione della Russia con il G7? Semplicemente non c'è nessuna relazione...". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in conferenza stampa con Renzi. "Quando ne facevamo parte partecipavamo, proponevamo un punto di vista alternativo, ma i nostri partner hanno deciso che non non ne avevano bisogno", ha aggiunto.
I due Paesi
Renzi, uniti nella lotta al terrore e cita Dostoevskij - "Viviamo un quadro internazionale difficile, anche per questioni che non ci vedono unite, ma che dovranno vederci sempre più dalla stesa parte, a cominciare dalla minaccia terroristica globale", ha detto il premier Matteo Renzi al national day russo. "Lavoreremo insieme" alla Russia - ha detto Renzi - "per riuscire insieme a ripartire dalla tradizionale amicizia italo-russa, per affrontare le sfide, sia quelle che ci vedono su posizioni differenti sia su quelle che ci vedono sulle stesse posizioni". "Il lavoro che ci vede insieme noi vogliamo che abbia un futuro"."Mi piace ricordare qui oggi una frase di Dostoevskijche rappresenta una pietra miliare della civiltà letteraria del mondo: 'La bellezza salva il mondo'!, ha detto il premier ringraziando il presidente russo per la sua visita in Italia.
Putin, Italia grande partner Russia - "L'Italia è un grande partner della Russia in Europa". "Da oltre 500 anni - ha aggiunto - vi sono "rapporti strettissimi tra i nostri due Paesi".
Rapporti commerciali - "L'Italia - ha detto Putrin - è il quarto partner commerciale della Russia. Ma recentemente gli scambi si sono ridotti del 10 per cento e nell'ultimo trimestre sono scesi del 25 per cento. E' una situazione non soddisfacente per i russi ma io credo anche per l'Italia. Gli imprenditori italiani non vogliono una riduzione degli scambi commerciali". "Ci sono oltre 400 aziende italiane in Russia e questo rappresenta oltre un miliardo di scambi commerciali, mentre i nostri investimenti in Italia sono del valore di 2-3 miliardi di euro". E' il quadro fatto dal presidente russo Vladimir Putin, da Milano, in conferenza stampa con il premier Matteo Renzi.
Se l'Ue manterrà le sanzioni contro la Russia per la crisi ucraina, anche Mosca manterrà le proprie restrizioni nei confronti dell'Unione europea. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Alexiei Uliukaiev rispondendo a una domanda dell'agenzia Tass a Milano.