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Lite in un locale,
polizia denuncia Fedez

Fedez è di nuovo nella bufera dopo una serata in discoteca, al Just Cavalli di Milano, dove c'è stata una lite, una ragazza è rimasta ferita e sono intervenute le forze dell'ordine. Quella che doveva essere una festa è terminata con due denunce: quella del rapper contro la polizia per abuso di potere, quella delle forze dell'ordine nei suoi confronti per oltraggio a pubblico ufficiale. Molto diverse le versioni delle due parti su quanto successo nella tardissima serata di ieri nel noto locale milanese dove l'ex giudice di X Factor, secondo quanto raccontato dal suo legale, stava festeggiando con la fidanzata i compleanni di un paio di amici cari. Secondo quanto riferito dalla Questura, intorno alle 5.30 il rapper sarebbe stato avvicinato da un gruppo di ragazzi all'interno del locale per una foto ricordo. Lui si sarebbe rifiutato, pare anche in malo modo, e ne sarebbe nata una discussione che sarebbe degenerata quando il rapper avrebbe lanciato una bottiglia contro una lastra di vetro. Un frammento di vetro avrebbe colpito alla testa una ragazza, poi accompagnata in condizioni lievi all'ospedale Fatebenefratelli. Del tutto opposta la ricostruzione dei fatti esposta da Fedez in un video postato nel pomeriggio sui suoi canali social: "mi hanno informato di una ragazza che sanguinava, non so dirvi la dinamica di come questa ragazza si sia fatta male, sta di fatto - racconta - che mi sono prodigato per primo, forse l'unico, a chiamare un'ambulanza. Successivamente mi è arrivato un pugno in faccia ingiustificatamente senza motivo, forse un bicchiere, e mi si è rotto un labbro". A quel punto, secondo quanto riportato dalla polizia, Fedez avrebbe voluto lasciare il locale ma i buttafuori lo avrebbero trattenuto e lui stesso avrebbe chiamato la polizia per chiedere un intervento. Non riuscendo a lasciare la discoteca neppure con l'arrivo degli agenti, il rapper - sempre secondo la Questura - avrebbe inveito contro i poliziotti accusandoli di non fare bene il proprio lavoro. Anche in questa seconda parte della vicenda la ricostruzione fatta dal rapper di 'Pop-hoolista' diverge del tutto da quella delle forze dell'ordine: Fedez racconta di aver deciso di "chiamare la polizia per ristabilire un senso di civiltà e identificare chi mi aveva aggredito" ma - dice - "da subito le forze dell'ordine si presentano in una maniera molto reticente nei miei confronti, tanto che respiro un'aria parecchio tesa, dove avverto un certo pregiudizio nei miei confronti, tanto da dover impugnare il mio telefono, che purtroppo non funzionava bene, per fare video sporadici dove finalmente posso dimostrare che il mio colloquio è stato più che civile ed educato". Nel video postato su Facebook Fedez racconta che subito dopo essere uscito dalla Questura, "la Questura di Milano fa uscire un'ANSA che mi dipinge come un pazzo psicopatico: questo si collega a un pregresso che è un sindacato di polizia che mi dà dell'invertito, nessuno in quel momento ha gridato allo scandalo, ho paura che alcune forze dell'ordine pensino che io sia un loro nemico, io ho rispetto per il lavoro che fanno, ho un forte senso civico, non mi permetterei di insultare gratuitamente un agente di polizia". Il riferimento è alla lite via twitter con il Coisp, subito dopo gli scontri no Expo di Milano, con il sindacato di polizia che dava al rapper dell'invertito. Già per quanto dichiarato a proposito dei movimenti no Expo Fedez era stato molto criticato, ma non aveva mai mollato quel suo atteggiamento da rapper un po' spavaldo. In quest'occasione invece, nel video appare provato, tanto che - confessa - "sono avvilito, stanco, non ho chiuso occhio e sono anche un po' spaventato".

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