Saracena continua a far parlare di sé fuori dai confini regionali ancora grazie al suo prezioso nettare: il Moscato Passito. Terroir di rara intensità, tradizioni e un forte senso della comunità sono il segreto di un successo annunciato. Ai piedi del Pollino il talento vitivinicolo delle Cantine Viola porta a casa un risultato importante. Solo il Vinsanto del Chianti Classico 2004 (Fontodi) è riuscito a superare il Moscato Passito Viola di Saracena aggiudicandosi la 17esima edizione dell’Oscar del vino nella categoria “miglior vino dolce” sabato scorso a Roma. Nella terzina della categoria non mancava anche il prestigioso Moscato giallo Passito Baronesse Baron Salvadori 2011 (Nals Magreid). Il concorso è stato organizzato dall’Associazione italiana sommelier e da Bibenda. Lotta all’ultimo calice per tre esempi che rappresentano al meglio la vocazione al vino dolce di determinati territori, dal Chianti al Nord della Calabria. Il piccolo centro del Pollino, regno del Moscato al governo di Saracena presidio Slow food, ancora in cima alle eccellenze vitivinicole calabresi. La storia del Moscato Passito ha il sapore delle vecchie tradizioni di un paese che ha saputo coniugare passato e presente in una fusion sapiente.