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Bimba operata
per ipertensione:
prima volta al mondo

Per la prima volta al mondo un paziente pediatrico è stato operato per ipertensione, con un'operazione detta 'brucia-arterie'. Ad eseguire con successo l'intervento, su una bambina di 6 anni, è stata un'equipe multidisciplinare di medici italiani dell'ospedale Gaslini di Genova, guidati dal neuroradiologo Carlo Gandolfo. L'operazione è stata fatta nel 2013, ma i risultati, che ne dimostrano l'efficacia e sicurezza nei bambini, a quasi due anni ormai, sono stati pubblicati ora su una rivista medica, il Bmj case report, oltre che sul sito dell'ospedale. Anche in età pediatrica si possono dunque avere casi di pressione alta, magari a causa di un ispessimento della parete muscolare o per altre malattie in cui c'è una patologia delle pareti vascolari, come la displasia fibromuscolare (FMD), alcune patologie del tessuto connettivo (Ehler-Danlos IV) o nella Moya-Moya. In questo caso la bambina operata, affetta dalla sindrome di Turner, aveva una grave ipertensione e già subito un episodio di ictus. L'intervento, il cui nome tecnico è denervazione renale, serve a far diminuire la pressione arteriosa quando le medicine non bastano più. E' mini-invasivo, perchè viene praticato un un piccolo buco all'inguine, e con strumenti millimetrici si raggiungono le arterie renali, dove si effettuano delle 'bruciature' che servono a disconnettere il sistema nervoso del rene dal sistema nervoso centrale, provocando un calo della pressione. A volte può essere una tecnica salvavita, quando nessun'altra opzione terapeutica è percorribile e i farmaci da soli non bastano. Negli adulti è diffusa, ma finora non si era mai provata nei bambini. Per farlo i medici hanno dovuto adattare la procedura usata negli adulti nelle piccole arterie della bambina e miniaturizzare i cateteri. In questo Gandolfo è stato aiutato da un giovane ingegnere biomedico italiano, Andrea Camporese, di una multinazionale americana, con cui hanno fatto dei precisi calcoli matematici e simulazioni di modelli derivati dalla semplificazione di un modello più grosso applicato ad un adulto. L'intervento è andato bene. Dopo 3-6 mesi di trattamento i valori della pressione della piccola paziente erano già scesi e si sono normalizzati nel giro di 12 mesi. ''Possiamo confermare - scrivono i medici - che la denervazione renale può essere usata per trattare l'ipertensione grave nei bambini in modo sicuro''. Ora diverse aziende biomedicali si sono mostrate interessate allo sviluppo di questi dispositivi anche su piccoli pazienti.

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