"Non mangiare più Nutella per salvare il pianeta": è l'ultima battaglia della ministra francese dell'Ecologia, Ségolène Royal, che intervistata in diretta tv al Grand Journal di Canal +, ha invitato i telespettatori a resistere al richiamo della crema spalmabile più venduta al mondo per contribuire - assicura lei - a salvare il pianeta. Immediata la replica di Ferrero che in una nota assicura di essere in prima linea per il rispetto dell'ambiente. Per la ministra socialista, sempre a caccia di tematiche originali per conquistare visibilità in vista della conferenza internazionale sul clima (Cop21) di dicembre a Parigi, il ragionamento è ben semplice. "Bisogna ripiantare massicciamente gli alberi perché c'è stata una deforestazione massiccia che come conseguenza ha anche il riscaldamento climatico". Di qui, assicura l'ex compagna del presidente Francois Hollande, nonché numero tre del governo, il siluro contro il celebre prodotto italiano che a suo avviso contribuisce alla deforestazione: "Bisogna smettere di mangiare Nutella, per esempio, perché è l'olio di palma ad aver sostituito gli alberi. E quindi ci sono danni notevoli". Quando il giornalista Yann Barthès le fa però notare che la Nutella "è buona", Ségolène replica: "Eh, sì, ma non bisogna" mangiarla. Poi l'ammonimento alla Ferrero: "Devono usare altre materie prime". Per le piantagioni di palme da olio, ha subito replicato la consociata francese del colosso dolciario, "non sono state sacrificate foreste né altri spazi di alto valore di conservazione". Impegni, questi, che più volte - puntualizza Ferrero Francia - sono stati elogiati dalle organizzazioni non governative. E ancora: "Ferrero utilizza al 100% olio di palma certificato sostenibile per i suoi prodotti confezionati a Villers-Ecalles". Il gruppo ricorda infine di avere preso "numerosi impegni per quanto riguarda l'approvvigionamento di olio di palma", la cui coltivazione "può andare di pari passo con il rispetto dell'ambiente e delle popolazioni". L'attivissima ministra francese ha tuonato oggi anche contro il RoundUp, uno dei pesticidi simbolo della Monsanto, che presenterebbe gravi rischi per la salute umana, come avvertito dagli esperti sanitari internazionali. "Ne vieteremo la vendita al dettaglio a partire dal gennaio 2016", ha assicurato Ségolène, che si è recata questa mattina in un negozio di diserbanti facendosi riprendere dalle telecamere mentre rimuoveva dagli scaffali il pesticida considerato pericoloso per la salute umana. Un gesto che invece non ha (ancora) osato fare con i barattoli di Nutella.