PALERMO, 22 GIU - Giornata all'insegna della lavorazione tradizionale della granita di limone e con il racconto delle niviere, le strutture scavate nella roccia tipiche degli Iblei, curato dal Consorzio Chiaramonte, ieri al Cluster biomediterraneo. Un contenitore con dentro acqua, succo di limone e zucchero, veniva immerso all'interno di una vaschetta piena di ghiaccio e qui il gelataio iniziava una fase di mescolatura che si sarebbe conclusa, dopo più di mezz'ora, con la solidificazione del contenuto. Si narra che la preparazione avvenisse nelle case dei nobili, sotto gli sguardi sorpresi degli ospiti, affascinati dalla metamorfosi dell'acqua in delizioso sorbetto. Nel pomeriggio lo chef Carmelo Chiaramonte ha incuriosito il pubblico con uno show cooking dedicato ai colori e ai sapori degli iblei. Assaggi al cucchiaio di miele di timo e di olio extravergine di tonda iblea. E poi olive nere al forno, olio accompagnato da un aceto di Marsala stravecchio (che lo chef modicano definisce "uno scherzo da cuoco, una maionese apparente"). Una pastasciutta condita con un cacio davvero insolito: torrone e capperi. E per finire cipolla di Giarratana cruda con confettura di rose. Chiaramonte ha dedicato parte dello show allo scorzone, il tartufo degli Iblei. Riscoperto per caso una decina di anni fa nei boschi di Palazzolo Acreide, ma citato nel Gattopardo di Tomasi di Lampedusa e in uno scioglilingua raccolto da Serafino Amabile Guastella. Chiaramonte è stato ospite di da Expo talk, il format della Rai in onda sul canale 99 del digitale terrestre, sul satellite Eutelsat e sul sito web Expo2015.org.