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Il ddl scuola arriva in Senato, polemiche

Al via, nell’Aula del Senato, la discussione generale sul ddl che riforma la Scuola e sono già scintille, a colpi di regolamento, fra maggioranza ed opposizione.

Il provvedimento, non essendosi concluso l’esame in commissione, arriva senza il mandato ai relatori ed è il presidente della commissione Istruzione, Andrea Marcucci, a sintetizzare l’iter del disegno di legge e i contenuti. E qui insorge Forza Italia che si rivolge anche al presidente Grasso, suscitando la replica del Pd seguito dall’intervento di Sel, M5S e Lega.(AGI)

La scuola dopo anni di marginalità è tornata a essere al centro del dibattito culturale e politico del Paese", ha anche osservato Marcucci.

Il ddl ha l’obiettivo di "mettere la scuola nelle condizioni di essere la spina dorsale del Paese" ha detto ancora sul testo su cui il Governo dovrebbe presentare la questione di fiducia. 

"Non ci sono i relatori in Aula e il presidente Marcucci doveva solo aggiornare l’Aula sui lavori non sul merito" del ddl, ha replicato Paolo Romani, capogruppo di FI e rivolto al presidente Grasso ha aggiunto: "lei non doveva aspettare dieci minuti prima di intervenire" per interrompere l’esposizione. E ancora: "la mancanza di rispetto del regolamento è gravissima e presidente la richiamo all’ordine. Lei doveva interrompere al primo minuto non al dodicesimo".

"Prego il senatore Romani di non arrabbiarsi e anche di rispettare il ruolo del presidente del Senato", è l’intervento del presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda.

"E' la prima volta che sento un capogruppo che usa l'espressione 'richiamo all’ordinè in un modo così ingiustificato", ha aggiunto.

Romani "ha fatto un intervento da opposizione privo di sostanza e di fair play per quanto riguarda i rapporti in Senato", ha concluso.(AGI)

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