Basta ipocrisia, ormai è scontro aperto in casa democrat tra i due massimi rappresentanti siciliani, il governatore Rosario Crocetta e il renziano sottosegretario Davide Faraone che l’altro ieri si era lasciato andare a frasi esplicitamente aspre: «A fronte della disponibilità del premier ad aiutare la Sicilia qui non c’è un interlocutore credibile». Crocetta è insorto, non ne ha potuto più e ieri sbottando su Facebook lo ha sbeffeggiato: «Sono veramente esterrefatto dei toni anti-istituzionali che il sottosegretario Faraone continua a usare nei confronti della Regione Siciliana. Regione che ha una sua autonomia e ha degli organismi eletti dai cittadini. Vorrei ricordargli che la sua posizione di “nominato” mal si addice al ruolo che continua a pretendere per sé, ammiccando, neppure celatamente, che, se Crocetta non si allinea, Roma chiude i rubinetti. Così, leggero come una piuma, puro siccome un angelo, continua a dire che Roma nel 2016 aiuterà la Sicilia, non comprendendo neppure di cosa parla e soprattutto a nome di chi parla. Che bravo ragazzo, un picciotto veramente in gamba».