Nell'inchiesta che ha portato all'arresto di Matteo Tutino, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica e Maxillo Facciale dell'ospedale Villa Sofia di Palermo sono coinvolti anche Damiano Mazzarese dirigente del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione dell'Azienda Ospedaliera, l'ex commissario dell'azienda sanitaria Giacomo Sampieri e il direttore sanitario Maria Concetta Martorana. L'inchiesta che ipotizza i reati di truffa, peculato e abuso d'ufficio riguarda proprio la gestione del reparto. Mentre per Tutino l'attività svolta anche al Policlinico e al reparto di Caltanissetta. Secondo l'accusa alcuni pazienti sarebbero stati trattati per interventi di chirurgia estetica mascherati da interventi a carico del servizio sanitario regionale. Secondo l'indagine Tutino ancora prima di essere primario avrebbe visitato nel suo studio alcuni pazienti e poi li avrebbe operati in ospedale: interventi di chirurgia estetica, fatti passare per funzionali e quindi rimborsabili dal sistema sanitario regionale. Una truffa secondo i militari che non è finita con gli arresti. Tanto che il procuratore aggiunto Leonardo Agueci parla di attività ancora in corso che porterà a nuovi sviluppi. Nei mesi scorsi sia Tutino che il medico di Villa Sofia Francesco Mazzola e anche il sindacato avevano presentato alcuni esposti. Tutino aveva anche denunciato intimidazioni e furti in reparto. Alcuni medici, a cominciare da Mazzola, avevano invece lamentato la disorganizzazione del reparto gestito da Tutino e la perdita di prestazioni e fatturato. (ANSA).