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La crisi greca
affossa le Borse

 La crisi greca affossa le borse europee e l'indice Euro STOXX 50 ha segnato il calo percentuale giornaliero piu' profondo dal 2011. A perdere in particolare e' il settore bancario: i principali istituti di credito spagnoli, francesi, tedeschi e italiani cedono oltre il 6%. L'indice Stoxx Europe 600 scende del 4,4%.

Bper, Tenaris, Saipem, Yoox sono state congelate per l'eccessivo scostamento di prezzo. Altri cinque titoli tra i piu' capitalizzati - Bpm, Ubi, UnipolSai, Tod's e Mediolanum - non sono ancora riusciti a fare prezzo. Sul listino Mondadori cede il 9,6%, Buzzi il 6,2%, Autogrill il 6,5%. Enel perde il 4,1%, Eni il 3,8%.

Borse europee in picchiata: si aggravano le perdite dell'apertura ed ora i listini cedono oltre il 4% ad eccezione di Londra che arretra del 2,27%. Francoforte perde il 4,27%, Parigi il 4,23% e Milano del 4,34%. Atene oggi e' chiusa.

La borsa spagnola avvia la seduta con un fortissimo calo del 5,25%. L'indice Ibex e' a 10.775 punti. La borsa portoghese ha aperto con un calo del 5%.

Vola lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi ai primi scambi: il bond a 10 anni ha superato i 186 punti, con un rendimento del 2,15%. Al momento il differenziale e' a 166 con un rendimento del 2,40%. Piu' alto anche lo spread dei bond spagnoli e in forte rialzo, oltre i 10 punti, quello dei titoli greci a due anni.

Dopo l'impennata iniziale, lo spread si attesta a 161 punti base, con un rendimento del 2,39%.

Euro in flessione in avvio dei mercati finanziari a seguito della crisi greca. La moneta unica e' scesa ai minimi da un mese a 1,0955 dollari sui circuiti elettronici, contro 1,1165 dollari di venerdi' e al momento viene scambiata a 1,1070 dollari. Euro/yen a 135,9 e dollaro/yen a 122,7.

MERCATI ASIATICI IN FORTE CALO - Vanno male anche le borse asitiche nel giorno in cui la Grecia non aprira' le proprie banche. Tokyo sta perdendo il 2,82%, Sydney il 2,24%, Seull'1,56%, Taipei il 2,40%, Singapore l'1,35%.

Le cose vanno ancora peggio a Shanghai che gia' aveva registrato perdite nelle ultime due settimane. Nonostante un taglio a sorpresa dei tassi di interesse nel weekend, lo Shanghai Composite Index cede il 7,35%. 


Berlino, rispetteremo l'esito del referendum - "Le decisione di un referendum è una decisione che spetta solo a un governo, e noi ovviamente ne rispetteremo l'esito". Lo ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert, a Berlino in conferenza stampa, rispondendo a una domanda sul referendum greco.
Il governo tedesco ha sostenuto di non sapere come il referendum sarà formulato. "Adesso bisogna aspettare di vedere come andrà", ha continuato Seibert. Il portavoce ha ribadito che "l'interruzione del negoziato è avvenuto in modo unilaterale da parte della Grecia e a sorpresa".

Hollande, deploro scelte Atene, accordo era vicino - "Deploro la scelta" di Atene. "Eravamo vicini a un accordo": lo ha detto il presidente francese Francois Hollande al termine del consiglio ristretto sulla Grecia a Parigi.

Rajoy convoca commissione anti-contagio  - Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha convocato una riunione straordinaria della commissione del governo sulle misure per evitare un contagio dalla crisi greca. Per il ministro dell'economia de Guindos un accordo è ancora possibile. "Restano 48 ore, ci può essere un accordo". Alla riunione di oggi partecipano i ministri di economia, finanze, industria, impiego e agricoltura. Rajoy ha telefonato al capo dell'opposizione socialista Pedro Sanchez per informarlo sugli ultimi sviluppi della crisi.

Padoan: 'La Bce ha armi contro la speculazione' 

Varoufakis, capi governo evitino il disastro -  "I vertici dell' Unione Europea a Bruxelles non sono in grado di adottare iniziative politiche. I capi di governo dell' Unione europea devono agire. E tra loro è la cancelliera Merkel, in quanto rappresentante del Paese più importante, ad avere in mano le chiavi per evitare una fine terribile di questa crisi. Spero che le usi". Lo dice il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, in un' intervista alla Bild riportata da Repubblica.
    "Se l' Europa permetterà che accada un simile disastro solo per umiliare il nostro governo e nonostante le caute, moderate, concilianti proposte venute da parte nostra - aggiunge il ministro - allora gli europei non potranno non porsi la domanda sollevata dal capo del governo italiano di fronte al clamoroso fallimento sulla questione dei profughi: 'È questa l' Europa che vogliamo?'".
    Varoufakis si dice "un eterno ottimista" e sottolinea che "l' Europa ha dimostrato di continuo di saper curare le sue ferite e di essere capace di superare i suoi litigi. Si tratta soltanto di far valere quello che ci accomuna". Parlando del referendum indetto per valutare la proposta di accordo, su cui il governo ha dato parere negativo, il ministro spiega che "siamo ancora disponibili a trattare mentre la gente fa le sue valutazioni", ma chiarisce che non ci saranno nuove proposte: "Abbiamo già esposto le nostre posizioni. Sono eque e accompagnate da notevoli concessioni".

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