Come aveva lasciato intendere alcuni giorni fa Lucia Borsellino si è dimessa dall'incarico di assessore regionale alla Sanità in Sicilia. La figlia di Paolo Borsellino, il magistrato ucciso nella strage di via D'Amelio, ha inviato una lettera al presidente della Regione Rosario Crocetta.
Negli ultimi giorni si sono dimessi dalla giunta Crocetta, oltre a Borsellino, anche l'assessore all'Agricoltura Nino Caleca e quello alla funzione pubblica Ettore Leotta.
''Vari sono stati gli accadimenti che hanno aggredito la credibilità dell'istituzione sanitaria che sono stata chiamata a rappresentare quindi della mia persona''. Lo scrive l'assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino nella lettera in cui annuncia le proprie ''irrevocabili dimissioni'' dalla carica al presidente della Regione Rosario Crocetta. ''Constato con amarezza - aggiunge - come tali accadimenti abbiano appesantito anche i tempi di raggiungimento di taluni obiettivi di questo governo nell'ambito della salute e dell'assistenza, che costituivano i capisaldi di un programma peraltro condiviso ancora prima della nascita di questa legislatura''. L'ex assessore cita il caso della piccola Nicole, la neonata morta nel febbraio scorso, e il caso del primario di chirurgia plastica dell'azienda ospedaliera palermitana Villa Sofia-Cervello, arrestato nei giorni scorsi. ''Lascio - scrive Borsellino - un sistema con innegabili segni di ripresa oggettivamente documentati, perseguiti nell'ambito di un programma triennale di sviluppo e di consolidamento pattuito con i ministeri della Salute e dell'Economia, programma in corso di attuazione che dev'essere responsabilmente rinnovato alla scadenza del triennio 2013-2015''.
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