Quando mancano ormai solo 48 ore dal sondaggio voluto dal governo Tsipras, in teoria sull'ultima proposta di aiuti avanzata dall'Eurogruppo alla Grecia, crescono i si', al 44,8% e arretrano al 43,4% i no. E' quanto emerge da un sondaggio pubblicato stamane dal quiotidiano Ethnos secondo il quale, ancor piu' significativamente, la netta maggioranza dei greci, il 74% vuole restare nell'Eurozona mentre solo il 15% vuole tornare alla dracma.
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Carne e medicine cominciano a scarseggiare nelle isole greche perche' i locali non hanno piu' soldi per pagare i fornitori stranieri; e dunque cominciano i primi problemi per i turisti che, sfidando il rischio default, hanno deciso di avventurarsi comunque nei mari ellenici. Secondo il sito del quotidiano greco Kathimirini, in diverse isole Cicladi i turisti stanno gia' avendo i primi problemi. Lo riferisce la Camera di Commercio delle isole, che ha chiesto al governo di esperire tutte le opzioni per evitare l'aggravarsi della situazione.
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Gli albergatori temono di trovarsi ben presto a corto di determinati cibi e bevande e di dover addirittura chiudere i battenti. Il che vuol dire che, dopo il 2014 -anno record per affluenza turistica- il turismo quest'anno potrebbe subire una brusca battuta d'arresto. I primi segnali gia' si vedono: l'associazione delle Aziende turistiche greche ha riferito giovedi' che negli ultimi giorni le prenotazioni sono crollate del 30/40%; il che, tradotto in termini numerici, significa che 240mila almeno non si sono materializzati. (AGI)