Il fascino della cattedrale di Palermo, di Monreale e Cefalù, le cupole della chiesa di San Giovanni degli Eremiti e quelle della Martorana, lo splendore di Palazzo Reale, la sede del parlamento più antico d'Europa, hanno convinto la commissione dell'Unesco, oggi riunita a Bonn, ad iscrivere l'itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù nella World Heritage List. Candidata per "il sincretismo culturale rappresentato dall'architettura arabo-normanna di Palermo e delle cattedrali di Cefalù e Monreale", la Sicilia conquista così il settimo riconoscimento dell'Unesco e il primato di regione con il più alto numero di siti elevati a patrimonio dell'umanità. Si tratta di un titolo che arriva a distanza di qualche anno, da quando nel 2010 l'assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana, raccolse la proposta della commissione Unesco Italia di lanciare la candidatura. Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini commenta: ''L'iscrizione di Palermo arabo normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale nella Lista del Patrimonio dell'Umanità porta a 51 i siti Unesco in Italia. Un primato internazionale di cui dobbiamo andare orgogliosi e di cui siamo ancora più entusiasti per il riconoscimento ad uno dei più felici esempi storici di integrazione e convivenza fra le diverse culture del Mediterraneo". L'itinerario arabo-normanno è costituito da nove monumenti, di cui sette solo a Palermo, come il Palazzo Reale con la cappella Palatina, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti e quella di Santa Maria dell'Ammiraglio (nota come chiesa della Martorana), la chiesa di San Cataldo, la cattedrale di Palermo, il palazzo della Zisa, ponte dell'Ammiraglio. Gli ultimi due sono le cattedrali, con i rispettivi chiostri, di Cefalù e Monreale "Questo riconoscimento è un motivo d'orgoglio ed è una grande gioia per Palermo e i palermitani, ma anche per tutti i siciliani - ha detto da Bonn il sindaco Leoluca Orlando - Sette monumenti su nove a Palermo, e sarà certamente volano di sviluppo turistico e nuova economia per Palermo e per tutta la Sicilia". Per il presidente della commissione nazionale italiana per l'Unesco Giovanni Puglisi si tratta di ''un riconoscimento importante perché finalmente un sito veramente unico al mondo entra nella lista dell'Unesco e diventa patrimonio dell'Umanità e poi perché è un modo di valorizzare la parte migliore delle città di Palermo, di Monreale e Cefalù". Il presidente dell'assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone esprime soddisfazione per il risultato raggiunto: "Ci lavoriamo da due anni e quindi siamo orgogliosi che oggi si sia concluso positivamente questo iter. Abbiamo condiviso, fin dall'avvio, l'iniziativa con tutte le istituzioni, nella convinzione che mettere in rete il patrimonio storico, artistico, architettonico e paesaggistico unico di questo percorso rappresenti un volano per la valorizzazione e l'arricchimento dell'intera area''.
Caricamento commenti
Commenta la notizia