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La Merkel gela le trattative:
non vedo presupposti per intesa

Al momento non ci sono le condizioni per riaprire le trattative, ma tutto dipenderà da ciò che Atene proporrà per uscira dallo stallo. Angela Merkel, per bocca del suo portavoce, chiarisce la posizione di Berlino dopo l'esito del referendum di ieri. Una posizione che in parte rilfette quella dell'Eurogruppo, che riunisce i ministri dell'Economia e delle Finanze della zona euro e che si riunirà domani a Bruxelles. Ma intanto, il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ribadisce che la ristrutturazione del debito ellenico, che il premier greco Alexis Tsipras, considera la basa per qualsiasi negoziato, non può essere presa in considerazione dalla Germania. 

Portavoce Merkel, 'al momento non ci sono presupposti per nuove trattative, ma tutto dipende da Atene' - "La porta resta sempre aperta", ma visto il risultato del referendum "al momento non ci sono i presupporsi per nuove trattative su altri programmi di aiuto". Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, a Berlino in conferenza stampa. "Molto - ha aggiunto - dipende dalle proposte che la Grecia metterà adesso sul tavolo". Posizione che si rilfette nella nota diffusa dai ministri dell'Economia e delle Finanze della zona euro che si riuniranno domani alle 13 a Bruxelles: "I ministri si aspettano nuove proposte da parte delle autorità greche", si legge in una nota. 

Schaeuble, taglio debito per noi non è tema - "Il taglio del debito per noi non è un tema", lo ha ribadito Martin Jaeger, portavoce del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, sostenendo che la posizione della Germania non è cambiata dopo il referendum in Grecia.

Eurogruppo si aspetta domani nuove proposte -  L'Eurogruppo convocato per domani comincerà alle 13 e "i ministri si aspettano nuove proposte da parte delle autorità greche": lo scrive l'Eurogruppo in una nota.

Commissione Ue, 'ora tutto più difficile, ma il posto della Grecia è nella zona euro' - La Commissione Ue "rispetta la scelta democratica" della Grecia, ma "non c'è una facile via d'uscita" ed anche se l'esecutivo Ue è "pronto a continuare a lavorare" con la Grecia "non può andare avanti senza un mandato dell'eurogruppo". Lo dice il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, nel priomo commento di Bruxelles dopo il referendum greco. "La stabilità dell'eurozona - ha aggiunto - non è in discussione" e "una cosa è chiara, il posto della Grecia era e resta nell'Eurozona". "Il 'sì' - ha proseguito - avrebbe dato un segnale positivo" mentre "il 'no' rende le cose più complicate" perché "c'è distanza tra la Grecia e gli altri paesi dell'eurozona".

Martedì summit straordinario dell'Eurozona. Oggi bilaterale Merkel-Hollande - Un summit straordinario dei Paesi della zona euro è stato convocato per domani pomeriggio, preceduto da un Eurogruppo: questa la risposta dell'Ue alla vittoria del 'no' nel referendum voluto dal premier greco Alexis Tsipras. A chiedere un vertice 'ad hoc' dell'area euro sulla Grecia sono stati la cancelliera Angela Merkel e il presidente francese Francoise Hollande nel corso di una telefonata avvenuta in vista dell'incontro che si svolgerà in serata a Parigi. L'iniziativa è stata sollecitata anche dall'Italia. Il premier Matteo Renzi, a quanto si è appreso, avrebbe detto chiaro e tondo a Parigi e Berlino che non si può andare avanti con il 'format a due', ma che serve il coinvolgimento di tutti i leader e delle istituzioni Ue.

 

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