Dopo il 'no' al referendum greco si cerca di far ripartire il complicato ingranaggio delle trattative europee. Intanto, il ministro greco Yanis Varoufakis annuncia le sue dimissioni: a suo dire per "facilitare un'intesa". Ma per la Germania al momento non ci sono le condizioni per riaprire le trattative. Tutto dipenderà da ciò che Atene proporrà per uscira dallo stallo. Angela Merkel, per bocca del suo portavoce, chiarisce la posizione di Berlino dopo l'esito del referendum di ieri. Una posizione che in parte rilfette quella dell'Eurogruppo, che riunisce i ministri dell'Economia e delle Finanze della zona euro e che si riunirà domani a Bruxelles. Ma intanto, il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ribadisce che la ristrutturazione del debito ellenico, che il premier greco Alexis Tsipras, considera la base per qualsiasi negoziato, non può essere presa in considerazione dalla Germania. Il premier italiano, Matteo Renzi, chiede che si trovi una vi aper "uscire dall'emergenza".
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