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Tromba d'aria in Veneto
1 morto e 72 feriti

Un morto e 72 persone rimaste ferite, di cui due gravi e 19 tra codici gialli e verdi, oltre ad altre 53 persone che si sono presentate direttamente al Pronto Soccorso per farsi medicare: è il bilancio, pressoché definitivo, della tromba d'aria che ha investito ieri pomeriggio il veneziano. A stilarlo il Centro Regionale Urgenza Emergenza - Creu 118. Rimangono ricoverati un paziente con trauma toracico all'ospedale di Mestre, uno con trauma toracico in terapia intensiva a Padova, uno in ortopedia e due in osservazione breve Pronto Soccorso a Dolo, uno in osservazione breve a Mirano. Nei soccorsi sono state inviate 20 ambulanze e due elicotteri dalle Centrali Suem 118 di Mestre, Padova e Treviso.

Sono 150 le persone che sono state costrette a passare la notte fuori casa per i danni provocati alle loro abitazioni dalla tromba d'aria che ieri pomeriggio ha colpito tre comuni della Riviera del Brenta, nel veneziano, causando la morte di un uomo di 63 anni e il ferimento di una trentina di persone, di cui 16 gravi ma non in pericolo di vita. La macchina dei soccorsi è stata immediata ed efficace con un concentramento di mezzi e uomini di vigili del fuoco, protezione civile, 118 e forze dell'ordine nei comuni di Dolo, Pianiga e Mira. Ieri sera c'è stato un mini vertice sul posto con il prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, che si è incontrato con i sindaci dei comuni colpiti e le forze in campo dei soccorsi. "La prima fase è stata quella di mettere in sicurezza le persone" ha detto Cuttaia il quale ha sottolineato il "tempestivo soccorso delle persone colpite". "In questi casi spesso subentra il panico e ciò che può comportare - ha osservato - e l'assistenza immediata genera un sentimento di fiducia come si è potuto constatare". Cuttaia ha rilevato che i sindaci si erano già attivati per dare ospitalità in strutture ricettive della zona alle famiglie che hanno dovuto lasciare le loro case, a causa della pericolosità strutturale, ma la gran parte ha scelto di andare da parenti e amici. Solo alcuni nuclei familiari hanno optato per l'albergo. "Ieri si è operato per arginare le situazioni di rischio - ha evidenziato il prefetto - oggi inizieranno le valutazioni di natura tecnica, si cercherà di avere il quadro più completo del disastro e l'entità dei danni". Sottolineata anche la decisione di mettere in sicurezza le zone colpite da eventuali sciacallaggi, con l'intervento di 16 pattuglie (14 dei carabinieri, una della questura e un'altra della guardia di Finanza) che hanno presidiato tutta la notte a difesa delle abitazioni e delle attività commerciali quasi a cielo aperto per i danni subiti. Frattanto in mattinata è atteso nelle zone colpite l'arrivo del presidente del Veneto, Luca Zaia, che ha lasciato Roma ed un incontro assieme agli altri presidenti di regionie già programmato con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, per fare il punto della situazione. Zaia ha sentito al telefono anche il premier Matteo Renzi. Seguirà poi una giunta regionale straordinaria.

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