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Ascensore per tre ragazze disabili, questa è solidarietà

 Un regalo migliore e più bello non potevano sicuramente riceverlo. Valeria, Vanessa e Martina tre gemelle con disabilità psicomotoria, nel giorno del loro tredicesimo compleanno hanno avuto consegnato dalla “Fondazione avv. Salvatore Mancuso onlus” un ascensore. Le tre gemelline, visibilmenti entusiaste, abitano al primo piano in una palazzina dell’Iacp in contrada Calarco, che dista pochi chilometri dal centro abitato. La “Fondazione Mancuso” con i ricavati dalle donazioni e dai proventi del 5 per mille ricevuti dalle dichiarazioni dei redditi, porta così a compimento un altro importante gesto di solidarietà che contribuirà, senza dubbio, a migliorare la vita alle tre gemelle diversamente abili. Il responsabile della Fondazione, appreso della difficile situazione cui da tredici anni va incontro la famiglia, in particolare per i sacrifici dei genitori per portarli in braccio dal primo piano al piano terra e per accompagnarli a scuola Media dove le ragazzine hanno frequentato la prima media, ha dapprima messo loro a disposizione un pulmino attrezzato per il trasporto dei diversamente abili con carrozzine e, quindi, ha provveduto a far installare un ascensore nel vano scala della loro palazzina. La breve cerimonia di consegna è avvenuta alla presenza del segretario della “Fondazione”, Nino Morabito, e di altri componenti del consiglio d’a m m i n i s t r azione, dell’assistente sociale Ninfa Palazzi - che da tempo segue la famiglia - e di altri diversamente abili fra cui Carmen Princiotta, un’altra ragazza diversamente abile, abitante in una palazzina popolare in contrada Terreforti che, nel febbraio dello scorso anno, ha ricevuto analogo regalo dalla Fondazione. Immancabile il taglio della torta, lo spegnimento delle tredici candeline e lo spumante di rito. «Siamo profondamente grati alla “Fondazione Mancuso onlus” per il grandissimo gesto di solidarietà che ha avuto nei nostri confronti - ha detto la mamma delle tre gemelle diversamente abili. Da oggi per Valeria, Vanessa e Martina, grazie all’ascensore che è stato installato, si è abbattuta una barriera architettonica che sembrava davvero insuperabile.

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