E' stato raggiunto a Vienna un accordo formale sul nucleare iraniano dopo aver superato gli ostacoli finali: l'accordo include un compromesso tra Washington e Teheran che permetterà agli ispettori Onu di chiedere di visitare anche i siti militari iraniani. L'intesa permetterebbe agli ispettori Aiea di insistere per visitare i siti militari iraniani. Lo ha detto un diplomatico all'Ap. L'accesso tuttavia non verrebbe però necessariamente garantito, e Teheran avrebbe il diritto di appellarsi ad un tavolo arbitrale composto dall'Iran e dalle potenze del '5+1'.
Grazie a questo accordo l'Iran non sarà in grado di sviluppare la bomba atomica: così il presidente Usa, Barack Obama, sull'accordo raggiunto a Vienna. "Se l'Iran violerà l'accordo tutte le sanzioni saranno ripristinate e ci saranno serie conseguenze". "Sarebbe irresponsabile allontanarsi da questo accordo" con l'Iran. E' l'appello al Congresso del presidente Usa Barack Obama che avverte: "Porrò il veto a qualsiasi legge che si opporrà all'attuazione" dell'intesa sul nucleare iraniano. "E' possibile cambiare": questo il messaggio che il presidente Usa rivolge direttamente al popolo iraniano commentando l'accordo di Vienna. "E' possibile muoversi in una nuova direzione".
Una volta firmato l'accordo il Congresso americano avrà 60 giorni di tempo per approvarlo o respingerlo. Dopo il disgelo con la ex Birmania e con Cuba, per Obama - sottolineano i media Usa - l'accordo con l'Iran è il terzo che cambia profondamente le relazioni diplomatiche degli Stati Uniti con Paesi con cui il dialogo era sospeso da decenni. L'Iran - evidenzia il Nyt - di questi tre Paesi è il più importante dal punto di vista strategico, il solo con un programma nucleare e ancora nella 'lista nera' degli stati ritenuti sponsor del terrorismo.
"Questo accordo è un accordo di resa storica da parte dell'Occidente verso l'Asse del Male con l'Iran in testa". Lo afferma la viceministra degli Esteri di Israele, Tzipi Hotovely. "Lo Stato di Israele agirà con tutti i mezzi per tentare di impedire la ratifica di quell'accordo" fra l'Iran e i paesi del 5+1.
''Un errore grave di portata storica'': così il premier israelianoBenyamin Netanyahu commenta l'accordo sul nucleare iraniano raggiunto a Vienna. ''In tutti i campi in cui occorreva negare all'Iran la capacita' di dotarsi di armi atomiche sono state fatte generose concessioni'' ha aggiunto Netanyahu in un incontro con il ministro degli esteri olandese Bert Koenders. ''Inoltre l'Iran disporrà adesso centinaia di miliardi di dollari con i quali potrà rilanciare i meccanismi del terrorismo, il suo espansionismo e la sua aggressività in Medio Oriente e in tutto il mondo''. Rispondendo alle aspre critiche espresse ieri nei suoi confronti alla Knesset (parlamento) Netanyahu ha detto che ''non e' possibile impedire un accordo quando i negoziatori stessi sono disposti a fare una concessione dopo l'altra a chi, nel corso delle trattative, gridava: 'Morte agli Usa' ''. Il desiderio di firmare l'accordo e' stato ''più forte di tutto'', e dunque Israele non ha potuto impedirlo. Netanyahu ha concluso con un appello alle forze politiche israeliane: ''Adesso e' giunto il momento di mettere da parte le piccole considerazioni politiche ed unirsi di fronte ad una questione di importanza fatale per il futuro e per la sicurezza dello Stato d'Israele''.
Il ministro degli Esteri iraniano Zarif saluta l'accordo sul nucleare a Vienna come una soluzione 'win-win', ovvero in cui vincono le entrambe le parti, e come "una nuova era di speranza".
"Questa è una decisone che può aprire la strada a un nuovo capitolo delle relazioni internazionali. Penso che questo sia un segnale di speranza per il mondo intero": lo ha detto l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini commentando l'accordo sul nucleare iraniano. "Quello di oggi non è solo un accordo, ma un buon accordo per tutte le parti", ha detto poi l'Alto rappresentante Ue nella conferenza stampa dopo la firma dell'accordo sul nucleare iraniano. "Oggi è una giornata storica ed è un grande onore per noi annunciare che abbiamo raggiunto un accordo sulla soluzione nucleare iraniana. La volontà politica, la leadership che il mondo aspettava, un impegno condiviso per la pace, per rendere il nostro mondo più sicuro".
E "viva soddisfazione" per l'accordo di Vienna è stata espressa dal presidente Sergio Mattarella. "In un Medio Oriente in cui l'ultima parola è spesso lasciata alle armi", l'accordo segna un'inversione di tendenza, mostrando che anche in MO è "possibile percorrere fruttuosamente - si legge in una nota - la strada del dialogo e della diplomazia".