Domenica 28 Aprile 2024

Emanuele Crescenti procuratore di Barcellona

 Il dottor Emanuele Crescenti, 54 anni è il nuovo procuratore di Barcellona. È quanto ha deciso nel tardo pomeriggio di ieri l’assemblea plenaria del Consiglio superiore della magistratura, con 15 voti a favore – contro i 9 assegnati al diretto concorrente dottor Francesco Puleo, già procuratore di Modica. Crescenti, attuale aggiunto alla Procura di Palmi, era stato designato al plenum del Csm lo scorso 25 maggio dalla Commissione incarichi direttivi con quattro voti favorevoli contro i due avuti dall'ex procuratore di Modica Francesco Puleo. Un vantaggio mantenuto fino alla votazione di ieri. Adesso bisognerà attendere il “concerto” del ministro della Giustizia e poi la pubblicazione del decreto di nomina. Subito dopo – si ipotizza da settembre – il nuovo procuratore potrebbe chiedere l’anticipato possesso e insediarsi nel nuovo ufficio direttivo al posto del reggente provvisorio, Francesco Monaco, sostituto della Procura generale di Reggio. In magistratura dal 1990, Crescenti come prima assegnazione fu proprio a Palmi come giudice a latere della Corte d’Assise, dove gestì tra l'altro il processo sulla “mafia delle tre province”, le prime dichiarazioni del pentito Pino Scriva. Dal 1996 è alla Procura di Patti, dove gestisce da sostituto tra i vari processi la cosiddetta Tangentopoli dei Nebrodi, con 350 imputati, e diverse indagini di pubblica amministrazione, estorsione, traffico di stupefacenti. A Messina arriva nel 1997, alla Procura circondariale, che dirige come magistrato anziano dal 1998 fino alla riunificazione degli uffici, avvenuta con la riforma del giugno 1999. Poi tanta Procura ordinaria. Coordina tra l’altro il blitz della squadra mobile alla Casa dello studente, uno dei tanti filoni della maxi indagine “Panta Rei” sulle infiltrazioni mafiose all'Università di Messina. Dal 2001 è alla Dda di Messina, e l'impegno più gravoso è stato senza dubbio sostenere la pubblica accusa insieme ad altri due colleghi, i sostituti della Dda Rosa Raffa e Fabio D’Anna, nel maxiprocesso “Mare nostrum”. Tra le tante operazioni antimafia gestite la “Arcipealgo” sulla nuova geografia mafiosa del clan di Giostra, la “Ricarica” e la “Mattanza” sulle nuove leve mafiose, la “Rocco” e la “Mus.Co.” sullo spaccio di droga lungo la zona tirrenica. Crescenti è stato anche componente del Consiglio giudiziario di Messina, e componente della Commissione esaminatrice del ministero della Giustizia per il concorso in magistratura. Si è occupato anche di formazione, con alcune collaborazioni con l’Università di Messina

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