Ha fatto esplodere un ordigno davanti una villa in costruzione ma è stato travolto dalla deflagrazione ed ora è in prognosi riservata. E' accaduto a Rende, nel cosentino, dove i carabinieri hanno arrestato il protagonista della vicenda, Pietro De Rose, di 29 anni, ed il suo complice, Francesco Citro, 46 anni. Sul luogo dell'esplosione sono intervenuti i carabinieri i quali hanno trovato tracce di sangue e dagli accertamenti successivi sono riusciti a identificare i due arrestati.
L'attentato dinamitardo ha provocato la distruzione della porta finestra della villa in costruzione, di proprietà di un imprenditore edile di Rende. Mentre gli investigatori riscontravano che sul luogo dell'attentato c'erano tracce di sangue, il pronto soccorso dell'ospedale di Cosenza informava la centrale operativa del Comando provinciale dei carabinieri che era giunto ferito Pietro De Rose. L'uomo è stato sottoposto ad intervento chirurgico ed ora si trova ricoverato, con prognosi riservata, nel reparto di chirurgia. Nel corso delle indagini gli investigatori hanno trovato gli abiti di De Rose lacerati da esplosione e sporchi di sangue. I carabinieri ritengono che De Rose ha collocato materialmente l'ordigno, mentre Citro lo ha accompagnato sul luogo dell'attentato con una Fiat Punto che è stata sequestrata. Secondo gli accertamenti degli artificieri dei carabinieri di Cosenza, l'ordigno era stato realizzato con un contenitore di alluminio, materiale esplosivo, bulloni ed altro materiale di ferro. De Rose è attualmente in stato di arresto e piantonato nell'ospedale di Cosenza, mentre Citro è stato posto agli arresti domiciliari. (ANSA).