Il cardinale australiano George Pell, già arcivescovo di Melbourne e poi di Sydney, nominato da papa Francesco 18 mesi fa prefetto della Segreteria per l'Economia nell'ambito della riforma delle finanze vaticane, ha pubblicamente criticato la decisione del Pontefice di porre il cambiamento climatico in cima all'agenda della Chiesa cattolica. Lo riferisce oggi il Sydney Morning Herald, citando un'intervista del prelato al Financial Times di Londra. "La Chiesa non ha alcuna particolare competenza nella scienza", ha dichiarato Pell, notoriamente scettico verso il cambiamento climatico. "La Chiesa non alcun mandato dal Signore di pronunciarsi su questioni scientifiche", ha aggiunto. La dichiarazione del cardinale segue di un mese la storica enciclica "Laudato si'. Sulla cura della casa comune", in cui il Papa fa appello all'umanità perché combatta il riscaldamento globale, perché sia più motivata e migliori l'educazione per salvare l'ambiente. "Un consenso scientifico molto solido indica che stiamo presentemente assistendo a un preoccupante riscaldamento del sistema climatico", sostiene fra l'altro l'enciclica.
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