Non è stato un collasso ma comunque Angela Merkel poteva farsi molto male: nel primo intervallo del Tristano e Isotta, con cui si è aperto ieri il Festival wagneriano di Bayreuth, la cancelliera è caduta da una sedia, e la colpa era della sedia rotta. L'incidente è avvenuto durante la pausa di un'ora e in nottata la Bild online sparava la notizia: la cancelliera ha avuto un malore, un "collasso". Poco dopo la smentita del portavoce governativo Georg Streiter: la cancelliera non si è sentita male, ha detto addossando la colpa alla sedia. Nuova smentita, e precisazione, l'ha fatta oggi un'addetta della città di Bayreuth alla sicurezza della cancelliera all'ANSA. "Niente di più sbagliato" la storia del malore: "Io c'ero", ha raccontato la donna che ha chiesto di rimanere anonima. La Merkel era seduta assieme ad altre persone, fra cui il marito Joachim Sauer, ad un tavolo del ristorante Steigenberger "quando a un certo punto la sedia ha ceduto". La cancelliera è andata a finire di schiena contro la parete di vetro alle sue spalle, sbattendo la testa ma senza farsi male. "Non si è fatta assolutamente nulla, si è solo molto, molto spaventata", ha detto ancora la responsabile, raccontando che la Merkel è rimasta diversi attimi incredula. Eppure, dice scuotendo con rammarico la testa, "la sicurezza aveva controllato tutto, anche la sedia". La donna ha precisato di essere rimasta tutto il tempo, prima dell'incidente e fino alla fine della recita attorno alle 22, nel palco reale della Merkel: la cancelliera, ha assicurato, era in forma e stava benissimo. In effetti la Merkel è stata vista nel palco fino alla fine a godersi il suo amato Wagner e ad applaudire la messa in scena di Katharina Wagner, pronipote del compositore. "Mi è piaciuta", ha commentato successivamente. Il suo ingresso sul tappeto rosso del Festpielhaus di Bayreuth la Merkel lo aveva fatto poco prima delle 16 acclamata da fan e curiosi. Dopo le turbolenze della crisi greca, la cancelliera era visibilmente rilassata e di buon umore, tanto che ha rilasciato anche diversi autografi. La mise era degna dell'occasione: completo lungo giacca e gonna in turchese sgargiante con sciarpa e scarpe azzurre con un filo di perle al collo.