IL comitato ambientale presile chiede un nuovo incontro con i sindai del comprensorio per la discarica di Celico. "Il 30 settembre 2015 - si legge nella nota - scade la proroga dell’emendamento Orsomarso, la norma che permette l’utilizzo della discarica illegale di Celico. Il 30 settembre 2015 sarà l’ultimo giorno nel quale permetteremo che continui lo sversamento e la lavorazione dei rifiuti in un sito riconosciuto dalla Regione Calabria come soggetto a vincolo idrogeologico e paesaggistico ambientale (Assessorato Lavori Pubblici settore 34 Genio Civile CS - prot 7565 serv 62/2^ rife nota CfS n° 4642 del 14/4/1998). Un impianto industriale che, come affermato dal dipartimento ambiente della Regione Calabria (prot 0162516 del 15/05/2014), non rispettata le distanze minime dai centri abitati. Un impianto industriale ubicato in un luogo non idoneo è un impianto che opera mettendo a rischio la salute delle popolazioni che vi vivono a ridosso. L'impianto della Mi.Ga. non può continuare ad operare pertanto va chiuso. Il 30 luglio 2015 a Rovito si è tenuto un Consiglio Comunale al quale avrebbero dovuto partecipare i sindaci dei comuni della fascia presilana. Forse a causa della fretta nell'organizzare un’iniziativa richiesta da oltre 6 mesi, la rappresentanza istituzionale era limitata al Sindaco di Lappano e a qualche assessore di un paio di comuni limitrofi. Come richiesto dal CAP, e riconosciuto dal Sindaco D’Alessandro, l’incontro con le istituzioni locali va riprogrammato al più presto con l’impegno diretto della dirigenza provinciale del partito del quale le amministrazioni sono espressione. Nei prossimi giorni il partito che governa la stragrande maggioranza delle realtà locali della fascia presilana dovrà prendere una posizione chiara chiedendo alla giunta regionale di non prorogare l’emendamento Orsomarso sotto qualsiasi forma. Il 30 settembre saranno trascorsi nove mesi dall'insediamento della nuova giunta regionale. Non esisteranno più alibi perché il tempo per agire e predisporre misure idonee al rispetto delle norme in materia di gestione dei rifiuti e per evitare l’utilizzo di discariche ubicate in luoghi non idonei è stato più che sufficiente.