Martedì 24 Dicembre 2024

Arrestati 11 fedelissimi
di Messina Denaro

La polizia ha arrestato 11 fiancheggiatori del capomafia latitante Matteo Messina Denaro. L'operazione è coordinata dalla Dda di Palermo. Sono in corso perquisizioni nelle province di Palermo e Trapani nei confronti di capi delle famiglie di Cosa Nostra trapanese e di presunti favoreggiatori del padrino latitante. All'operazione, eseguita dalle Mobili di Palermo e Trapani, con il coordinamento dello Sco, partecipa anche il Ros dei carabinieri. 

"Lo #StatoVince la mafia perde". Così, in un tweet, il ministro dell'Interno Angelino Alfano commenta l'operazione della Polizia che ha portato all'arresto di 11 fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro. "Presi questa mattina vertici di #CosaNostra - scrive ancora Alfano- e presunti favoreggiatori del boss latitante".

"Sono grato a investigatori, forze dell'ordine e a tutti i rappresentanti dello Stato per il colpo inferto all'organizzazione mafiosa con la cattura di molti uomini del giro di Matteo Messina Denaro. Grazie a nome del Governo. E avanti tutta per andare finalmente a catturare anche il boss superlatitante. L'Italia c'è, tutta insieme e tutta unita contro la criminalità organizzata". Lo scrive su Facebook il premier Matteo Renzi commentando l'arresto di 11 fiancheggiatori del boss Denaro, avvenuto questa mattina.

Queste le persone arrestate nell'ambito della indagine Ermes, della polizia di Stato e del servizio centrale operativo, sui fiancheggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro: Giovanni Loretta, 42 anni, Leonardo Agueci, 27 anni, Pietro Giambalvo 77 anni, Vincenzo Giambalvo 38 anni, Giovanni Scimonelli 48 anni, Vito Gondola 77 anni, Giovanni Mattarella 49 anni, Michele Terranova 45 anni, Sergio Giglio 46 anni, Michele Gucciardi 61 anni e Ugo Di Leonardo, 73 anni. Gondola, Gucciardi, Scimonelli, i due Giambalvo, padre e figlio, Giglio, Di Leonardo e Terranova, sono indagati per associazione mafiosa, Mattarella, Agueci e Loretta per favoreggiamento aggravato dalla modalità mafiosa, per aver agevolato la latitanza del boss mafioso Matteo Messina Denaro.

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