"Salviamo il Corpo Forestale dello Stato dagli sciagurati piani di Renzi. La riforma sulla riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche, nonostante abbia già avuto il via libera alla Camera dei Deputati, può essere ancore emendata se voci istituzionali autorevoli, come lo è la conferenza Stato-Regioni, sapranno fare pressioni sul Governo centrale. La soppressione di un’entità di sicurezza come il Cfs potrebbe rappresentare un grave danno per la tutela e la custodia dell’ambiente italiano, , per la sua biodiversità, un patrimonio unico su scala mondiale. E particolarmente in Calabria, dove la forestale, da sempre, rappresenta un presidio di sicurezza imprescindibile. Ecco perché è necessario bloccare ora lo smembramento del Corpo ed in questa azione la Giunta ed il Consiglio regionale potrebbero giocare un ruolo essenziale e determinante"È quanto dichiara il consigliere regionale della Casa della Libertà, Giuseppe Graziano, che in merito alla vertenza relativa allo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato, nei giorni scorsi, ha presentato una nuova mozione per sensibilizzare il Governo regionale su un tema strategico per la sussistenza futura del patrimonio naturale della Calabria. Il Corpo Forestale dello Stato – precisa Graziano – è un’entità di controllo e sicurezza specializzata in inchieste rilevanti, seriali, sistematiche e quotidiane che tendono a preservare il territorio e la salute pubblica dai grandi criminali ambientali. A proposito, ricordo che proprio grazie all’organizzazione del Corpo Forestale è stato possibile, soprattutto in Calabria, attuare una politica severa di prevenzione incendi. Così come sono note le inchieste sulla depurazione delle acque, piuttosto che la lotta al bracconaggio e all’abusivismo boschivo e demaniale. Azioni mirate che non si sarebbero mai potute portare a termine senza la professionalità acquisita dagli agenti e dall’intera struttura forestale. Azzerare questa operatività significa lasciare mano libera ai criminali ambientali fino a oggi contrastati efficacemente dal CFS. Lo stesso che – ricorda il Segretario questore del Consiglio regionale - è già stato riorganizzato, quale unica forza di polizia ad ordinamento civile, con competenza specifica in materia di tutela ambientale e agroalimentare con la legge 6 febbraio 2004, n. 36 e che la sua specificità è ribadita anche dal decreto del Ministro dell’Interno 28 aprile 2006 di “Riassetto dei comparti di specialità delle Forze di Polizia”. Torno a ribadire, pertanto, che più che uno smembramento di questa forza, sarebbe necessario invece un incremento, considerato anche che il numero dei professionisti addetti alla sicurezza ambientale e del territorio, in molti Paesi europei, è ben superiore a quello italiano. Dunque – conclude Graziano - appare assolutamente necessario lo scioglimento del Corpo forestale dello Stato. Ed ha proprio questo intento la mozione con cui il consigliere Graziano impegna il Presidente e la Giunta regionale a chiedere nuovamente ed in modo prioritario al premier Renzi di scongiurare, con qualsiasi azione prevista alla legge, l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato in altre forze di polizia, ma che anzi questo venga rafforzato in termini di organico e di competenze specialistiche, affinché si configuri sempre più nettamente quale organo nazionale specializzato nella tutela e nella salvaguardia dell’ambiente, del territorio, delle foreste, del patrimonio agroalimentare e della biodiversità, a servizio di questa Regione e dell’intero Paese.
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