Lunedì 23 Dicembre 2024

Aiuto: stanno per arrivare nei nostri mari le maxi meduse

Ha già fatto la sua comparsa a pochi metri dalle battigie di Tripoli e dell'isola di Malta. Arriverà nei prossimi giorni nei pressi delle coste iblee ma non è una star del cinema né un campione sportivo di fama mondiale. Si tratta della “Rhopilema nomadica”, una medusa urticante che forma banchi enormi e in Israele, negli ultimi anni, ha provocato enormi danni al turismo, ma anche a impianti di desalinizzazione e centrali elettriche. All'origine di questa possibilità ci sono le temperature del Mediterraneo, sempre più simili a quelle di un mare tropicale, e l'ampliamento del canale di Suez. Il rischio è quello di ritrovarci in mare grandi meduse che possano misurare fino a mezzo metro e che possano essere pesanti anche 50 chili. Il nuovo passaggio dal Mar Rosso apre ancora di più la strada a centinaia di specie marine tropicali invasive. Scienziati e ricercatori lanciano un allarme, perché negli ultimi quarant’anni s’è verificato un cospicuo incremento di creature marine nel Mediterraneo le quali, nel passato, non hanno mai “abitato” le acque del “Mare Nostrum”. Delle 700 tipologie individuate dall’apertura del canale – realizzata dalla compagnìa francese diretta da Ferdinand de Lesseps nel decennio compreso fra il 1859 e il 1869 – oltre la metà provengono da migrazioni dal mar Rosso. Molte di queste specie risultano nocive per l’habitat e minacciano la salute, mentre altre fagocitano famiglie ittiche nutrienti per la catena alimentare umana. Noto, perché studiato da varie università, il caso del “lagocephalus sceleratus” ha attirato l’attenzione dei ricercatori per l’alta percentuale tossica (tetrodotoxin) presente nelle sue carni se consumato (più di un mese fa un pescatore di Pozzallo ne aveva trovato uno, morto, issando le proprie reti). Poi ci sono pesci erbivori che devastano i fondali di alghe e gigantesche meduse (come, appunto, la “rhopilema nomadica”) che non permettono alcuna attività balneare negli spazi di mare infestati

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