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Tassa soggiorno, una task force per recuperare 300mila euro

 Il Comune di Taormina prova a stringere i tempi per recuperare le cifre sinora mai arrivate nelle casse di Palazzo dei Giurati per la tassa di soggiorno. Nel mirino ci sono soprattutto i Bed & Breakfast, contro i quali hanno puntato l’indice gli albergatori. La Giunta conta di attivare una “task force” col compito specifico di occuparsi chi non ha versato sin qui gli importo dovuti per l’imposta turistica. Si parla di una evasione che ammonta a circa 300 mila euro e nella lista di coloro che non sono in regola con i versamenti sono stati individuati, a vario titolo, ben 30 esercizi, B&B ed altre attività come gli affittacamere. La tassa di soggiorno nei primi due anni in cui è stata in vigore, il 2013 e 2014, ha fatto registrare un incasso di ben un milione 600 mila euro annui, e si tratta di numeri che stando al trend di questi primi mesi del 2015 è destinata ad essere raggiunta e superata entro il 31 dicembre. Si va verso un introito che sfiorerebbe i 2 milioni e si va, soprattutto, verso l’ora X nel dibattito serrato sul previsto aumento delle tariffe della tassa di soggiorno a partire dal 1 gennaio 2016. Da tempo il Consiglio comunale ha disposto l’aumento che però non è affatto gradito agli albergatori. Si sta cercando un punto di intesa e la proposta dell’Amministrazione è quella di togliere la tassa da novembre sino a marzo per attivarla soltanto nei mesi della stagione turistica con un leggero rincaro. Gli albergatori si sono mostrati “tiepidi” su questa eventualità e, ribadendo che non vogliono gli aumenti, spingono sull’acceleratore sulla questione dell’evasione da parte dei B&B. «Per quanto concerne l’aumento della tassa di soggiorno ha detto Piero Benigni, esponente di Confindustria Alberghi la nostra posizione rimane la stessa e non vogliamo cioè nessuna impennata delle tariffe. Il problema, a nostro avviso era e rimane che non c’è mai stata una seria e oculata programmazione di come impiegare quelle cifre introitate dal Comune. Adesso ci auguriamo si possa riattivare in tempi brevi l’Osservatorio sul Turismo, come ci ha promesso il nuovo assessore al Turismo, Salvo Cilona, e in quella sede si discuterà la problematica». L’Osservatorio, organo di indirizzo per la spesa degli incassi della tassa di soggiorno, non si riunisce da ormai un anno, da quando poi si sono dimessi per protesta lo stesso Benigni e Sebastiano De Luca (presidente di Confindustria Alberghi) e Italo Mennella (presidente dell’Associazione Albergatori di Taormina).

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