Vicinanza ai cittadini di Rossano e Corigliano, volontà di mettere a disposizione dei calabresi le conoscenze, le competenze e l’esperienza di cui l’Ateneo dispone e la necessità di creare una solida, radicata cultura del territorio. Sono i tre aspetti che il rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, sottolinea in una nota in cui auspica non solo che <a Rossano e Corigliano la vita torni presto alla normalità, ma anche che, sulla base della proficua collaborazione esistente tra l’Ateneo e la Regione Calabria, venga presto avviata un’iniziativa di carattere scientifico, programmatico e culturale in grado di evitare in futuro momenti tanto drammatici e dolorosi>. Per il rettore dell’Unical, <è arrivato il momento di voltare pagina e di affrontare in modo risolutivo questioni che si trascinano da troppo tempo. Sono pienamente d’accordo>, continua Crisci, <con le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e dello stesso governatore Oliverio, che hanno puntato il dito contro gli abusi e i condoni edilizi, che sanano situazioni rispetto ai quali sono necessari ben altri provvedimenti ed iniziative>. Per Crisci, <è necessario che il tempo dell’emergenza ceda il passo ad un approccio consapevole e responsabile rispetto ai problemi del territorio. Serve, perciò>, aggiunge il rettore dell’Unical, <una cultura nuova, che interrompa la conta dei danni cui troppe volte abbiamo assistito e con cui, come dimostra il caso Rossano e Corigliano, siamo costretti a misurarci>. Il rettore dell’Unical, infine, annuncia l’intenzione di promuovere, in collaborazione con la Regione e gli amministratori calabresi, <un’iniziativa al più alto livello scientifico e istituzionale,.per mettere a fuoco uno dei più gravi problemi che affliggono il territorio calabrese e, rispetto ad esso, individuare soluzioni concrete e durature>.