Fatte salve le indagini in corso della Procura di Castrovillari, l'argine del torrente rossanese Citrea, crollato nella piena di mercoledì 12 agosto, era stato probabilmente modificato, attraverso forse l'eliminazione del terrapieno di sostegno, proprio nel punto in cui quel torrente curva e quindi riceve la maggiore spinta dell'acqua. A parte l'eccezionalità dell'evento atmosferico, il 90% dei danni anche di questa alluvione deriva da responsabilità dell'uomo. Urge un piano pluriennale per la messa in sicurezza in tutta la Calabria. La denuncia è del geologo Tonino Caracciolo, già Coordinatore Tecnico del PAI (Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico).
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