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Smantellato sistema
servizi sociali

L’operazione “Patti e Affari” , avviata, tre anni fa, è il seguito naturale di una precedente e comprende il periodo che va dal 2008 al 2013. Nel mirino degli investigatori gli appalti dei servizi sociali nel distretto di Patti. Attraverso intercettazioni ambientali e prove documentali è stata fatta luce su come alcune ditte della zona avessero il monopolio a prescindere dai connotati dell’amministrazione. 39 avvisi di garanzia e sette le misure cautelari emesse dal Gip del tribunale di Patti. Pesanti le accuse che, a vario titolo, vanno dall’associazione a delinquere a reati contro la pubblica amministrazione nonché di turbata libertà degli incanti, frode, abuso induttivo  e truffa aggravata.

Quattro le persone finite ai domiciliari. Si tratta di Giuseppe Busacca, Michele Cappadona, Salvatore Colonna e Giuseppe Pizzo. Divieto di dimora di Tindaro Giuttari. Sospensioni delle funzioni per otto mesi per Luciana Panissidi e Carmelo Zeus. Dall’analisi degli elementi raccolti è emersa la sussistenza di un sodalizio criminale tra politici ed imprenditori nel comune di Patti, nel periodo della giunta VENUTO, in cui era assessore ai servizi sociali Francesco GULLO. In buona sostanza, attraverso la violazione sistematica delle regole della libera concorrenza nelle procedure negoziali, nonché attraverso la non corretta applicazione delle norme stabilite dalle leggi in materia  e dal codice appalti è stato possibile garantire il monopolio ad un ristretto gruppo di imprenditori collusi capeggiato da PIZZO e CAPPADONA. Il metodo applicato, definito “giochetto” dagli stessi interessati, era quello di invitare alle gare le sole ditte con sede nel distretto 30, avente comune capofila Patti. Quindi, alle gare si presentava solo quella che, previo accordo, doveva essere designata ovvero, in caso di presentazione delle altre invitate, queste facevano in modo di presentare condizioni meno vantaggiose per l’amministrazione o commettevano una irregolarità formale che ne comportava l’esclusione.

Tra i destinatari degli avvisi di garanzia ci sono anche il sindaco di Patti Giuseppe Mauro AQuino e l’ex Giuseppe Venuto oltre ad altri consiglieri e politici del comune tirrenico.

 

 

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