Potrebbe essere stato provocato da un colpo di sonno del conducente, il tragico incidente verificatosi all’uscita della galleria “Noritteddu'” nel tratto di Capo Alì dell’autostrada Messina-Catania poco dopo le 3 di notte tra mercoledì e giovedì e costato la vita ad Alessandro Scandura, 39 anni, originario di Acicatena e residente a Letojanni. Questa, al momento, ovviamente è solo una supposizione perché la Polstrada di Giardini Naxos è ancora impegnata a chiudere le indagini sulla scorta dei minuziosi rilievi tecnici effettuati. Quindi bisognerà attendere qualche giorno per conoscere esattamente la dinamica del mortale incidente, nel quale non sarebbero rimasti coinvolti altri mezzi. Scandura, pasticciere, mercoledì notte era rientrato a Messina da Reggio Calabria, dove era andato per rimanere qualche ora in compagnia della figlioletta di appena un anno e mezzo che abita con i nonni materni da quando è rimasto vedovo subito dopo la nascita della bambina, la cui madre era di origini calabresi. Era sbarcato a Messina con un traghetto delle compagnie private e al volante della sua Peugeot 105 rally ha poi raggiunto l’autostrada, a Boccetta, iniziando così il breve viaggio verso Letojanni. Aveva percorso poco meno di 20 chilometri quando ha imboccato la galleria Noritteddu a Capo Alì, tra Alì Terme e Itala. Da questo momento in poi si possono avanzare solo ipotesi perché, da quanto è dato sapere, nessun automobilista è stato testimone delle fasi precedenti e successive dell’incidente. Appare certo, comunque, che Scandura abbia perso il controllo dell’auto che è andata a finire sulla parete della galleria a ridosso della corsia di sorpasso. Poi si è impennata ed è rientrata nuovamente sulla normale corsia di marcia. E lì si è adagiata su un fianco, occupando metà della sede stradale. Nell’impatto, la Peugeot ha perso una delle ruote anteriori. Scandura è stato sbalzato fuori dall’abitacolo dal finestrino lato guida, finendo a qualche metro dall’auto. È morto all’istante per una frattura vertebrale che gli ha reciso il tronco encefalico. C’è da chiarire il perché Scandura si sia trovato sulla corsia di sorpasso. E a questo proposito ci sono da tenere in considerazioni due diverse versioni per tentare di capire lo svilupparsi della dinamica dell’incidente: la prima, come dicevamo, forse la più probabile, un colpo di sonno, e l’altra, da non scartare, per aver effettuato una brusca sterzata per evitare all’ultimo momento qualche ostacolo. Solo ipotesi, ripetiamo, perché per adesso non ci sono certezze. Sul luogo dell’incidente è arrivata subito dopo una pattuglia della Polizia stradale di Giardini, insieme con una ambulanza del 118 e con i vigili del fuoco di Messina che hanno provveduto a rimuovere l’auto. La circolazione dalle 3 e fino alle 6 di ieri mattina, è stata fatta defluire sulla sola corsia di sorpasso e questo ha provocato inevitabili rallentamenti in direzione Catania. Con questa ennesima vita spezzata, adesso e come sempre, si andrà a riproporre la questione più volte dibattuta della pericolosità dell’autostrada A-18, soprattutto tra Messina e Giardini Naxos, che presenta fondo stradale dissestato e gallerie al buio: ecco perché la A18 viene definita una trappola per automobilisti
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