Sabato 23 Novembre 2024

Dagli Usa alla Cina
il lunedì nero delle borse

E' panico sui mercati. Inizio di settimana nero per i listini asiatici. Pesano i timori sulla tenuta della Cina e un rallentamento economico globale, le turbolenze sulle valute dei paesi emergenti e le incertezze che aprono le nuove elezioni in Grecia, dopo le dimissioni del premier Tsipras. L'Orso arriva anche sulle borse europee.

Il lunedì nero delle Borse mondiali si fa nerissimo: prima dell'avvio di Wall street a Milano l'indice Ftse Mib è arrivato a perdere il 6% con una nuova raffica di sospensioni tra le quali Intesa, Eni e Mps.

Wall Street affonda, Dj perde oltre 6% - Il Dow Jones accentua il calo, e arriva a perdere pochi minuti dopo l'apertura, oltre il 6% lasciando sul terreno piu' di 900 punti.

Milano cede ancora dopo Wall street, -7% - L'avvio pesantissimo di Wall Street ha ampliato ancora le vendite sulle Borse europee e anche a Milano: in Piazza Affari l'indice Ftse Mib cede oltre il 7%, in linea con Parigi e Madrid, con l'ennesima raffica di sospensioni tra i titoli principali.

In Europa peggior crollo 2011, Stoxx 600 -5,3%  - L'Europa vive la sua peggior seduta borsistica dal 2011. L'indice Dj Stoxx Europe 600 affonda del 5,3% mentre la paura per l'economia cinese, le turbolenze sui mercati emergenti e il crollo delle materie prime scatenano un vero e proprio 'panic selling' suul Vecchio Continente.
Londra cede il 4,6%, Parigi il 5,4%, Francoforte il 5,2%, Madrid il 4,8% e Milano il 4,65%. Vendite su tutti i comparti industriali, a partire da materie prime (-7,3% l'indice Dj Stoxx di settore) e da energia (-6,2%), i comparti più esposti a una 'gelata' dell'economia cinese. A picco anche banche (-5%) e auto (-5,1%).

Atene sprofonda -4,28% - Pesante calo per il listino di Atene con l'indice di riferimento che cede il 4,2 per cento.

Asia nella bufera, peggior calo in quattro anni - Il peggior calo degli ultimi quattro anni per i listini asiatici ancora nella bufera. L'indice di riferimento della regione, l'Asia Pacific Index ha perso il 4,9% - il peggior calo da agosto 2011 - mentre Shanghai (-8,49%) non subiva un tale scossone dal 2007; l'indice di Shenzhen ha perso 7,83%. L'Orso continua a mordere Hong Kong (-4,63%) e Tokyo ha lasciato il 4,61 per cento.

Tonfo di Tokyo, chiude a -4,61%  - I timori sulla tenuta dei mercati finanziari e dell'economia della Cina e l'indebolimento del dollaro sullo yen, intorno a 120, affondano la Borsa di Tokyo che cede il 4,61%, vicino al minimo intraday prossimo al 5%. L'indice Nikkei brucia 895,15 punti e scende sotto quota 19.000 per la prima volta da meta' marzo, fino a 18.540,68.

Brent sotto 45 dlr, prima volta dal 2009 - Dopo il crollo di venerdì del prezzo del petrolio a New York sceso ai minimi dal 2009, il tonfo si replica questa mattina a Londra con il Brent sceso sotto i 45 dollari al barile, per la prima volta al 2009. A pesare è la scelta dell'Iran di aumentare la produzione di petrolio. Il Brent con consegna ad ottobre è sceso del 3,2% a 44 dollari al barile.

Oro stabile sui massimi a 1.158 dlr a oncia  - Nella bufera che sta investendo anche il mercato delle materie prime l'oro torna a essere un bene rifugio. Il metallo giallo è infatti stato risparmiato dal crollo del prezzo delle commodity ai minimi dal 1999. Il lingotto a consegna immediata è pagato 1.158 dollari all'oncia con una leggera flessione dello 0,2%. L'oro venerdì ha chiuso ai messimi toccando 1.168 dollari all'oncia. Il livello più alto da luglio.

Euro ancora in rialzo a 1,1425 dollari - Prosegue il rally dell'euro, ancora in rialzo in apertura dei mercati valutari europei che non credono ad un imminente rialzo dei tassi Usa da parte della Fed. La divisa comunitaria viene scambiata a 1,425 dollari migliorando rispetto ai 1,1366 dollari di venerdì dopo la chiusura di Wall Street. L'euro è invece in leggera perdita rispetto allo yen. La moneta comune viene scambiata a 138,41 yen in calo rispetto ai 138,7 yen di venerdì.

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