Martedì 26 Novembre 2024

Migranti, vertice Ue
il 14 settembre

E' stata fissata per il 14 settembre la riunione ministeriale d'emergenza dell'Ue sull'immigrazione "per rafforzare la risposta europea", auspicata dai ministri dell'interno di Francia, Gran Bretagna.  Lo annuncia la presidenza lussemburghese, precisando che l'incontro di terrà a Bruxelles nel pomeriggio.

I tre ministri sottolineano la necessità di "misure immediate", e premono ancora una volta per l'allestimento di cosiddetti 'hot spot' in Grecia e in Italia per registrare i migranti e identificare i richiedenti asilo. I tre governi chiedono inoltre che venga stilata una lista dei "paesi d'origine sicuri" per completare il regime di asilo comune, proteggere i rifugiati e garantire il ritorno effettivo degli immigrati illegali nei paesi di provenienza. Per queste ragioni i tre ministri chiedono alla presidenza di turno lussemburghese dell'Ue di convocare un primo Consiglio Interni e Giustizia (JAI) entro due settimane "per preparare efficacemente le decisioni" della riunione dell'8 ottobre, e "avanzare concretamente sui differenti punti".

E mentre  un nuovo naufragio si è verificato davanti alle coste libiche, causando almeno 37 morti, davanti alle coste di Khoms, a est di Tripol il Papa ha lanciato un appello per fermare queste stragi di migranti, definite "crimini che offendono l'intera famiglia umana". Francesco ha pregato in particolare per le 71 vittime trovate in un camion sull'autostrada in Austria.

"Purtroppo anche nei giorni scorsi - ha detto il Pontefice dopo la recita della preghiera mariana - numerosi migranti hanno perso la vita nei loro terribili viaggi". "In particolare, mi unisco al cardinale Schoenborn - che oggi è qui presente - e a tutta la Chiesa in Austria nella preghiera per le settantuno vittime, tra cui quattro bambini, trovate in un camion".

Sull'Egeo trafficanti di essere umani hanno usato anche uno yacht per nascondere un carico di circa 70 migranti: sono stati però scoperti e hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con Frontex, la Guardia di frontiera europea, e con quella greca. Un profugo di 17 anni è rimasto ucciso. L'incidente è avvenuto davanti all'isola di Simi, nel Dodecanneso, nei pressi della costa turca ed è stato segnalato in questi termini dalle autorità greche correggendo prime loro indicazioni che su una morte del ragazzo per soffocamento. Nel tentativo di sottrarsi alla cattura, lo yacht ha anche cercato di speronare ripetutamente l'imbarcazione di Frontex, una motovedetta lettone, che assieme a forze della Guardia costiera greca lo stavano abbordando. "Durante lo scontro con i trafficanti, sono stati sparati colpi di arma da fuoco", riferiscono le autorità greche in un comunicato. A sostenere che "la morte di un giovane di 17 anni è stata probabilmente causata da colpi di arma da fuoco" è un medico di Simi citato nella nota. Domani nella vicina Rodi sarà eseguita l'autopsia sul corpo del giovane, la cui nazionalità è al momento ignota. Il ministro greco dei Trasporti marittimi, Christos Zois, ha espresso "dolore per la morte di un giovane. Una vita umana è preziosa e componenti della Guardia costiera greca, che quotidianamente compiono uno sforzo sovrumano in condizioni avverse per proteggere e salvare migliaia di vite, vittime di trafficanti senza scrupoli di esseri umani, lo sanno molto bene", ha dichiarato. Anche una guardia costiera greca è rimasta leggermente ferita nella colluttazione con un trafficante che stava cercando di sottrargli l'arma. I migranti, che hanno dichiarato di essere turchi, sono stati arrestati.

Di fronte alle tragedie dell'immigrazione nel Mediterraneo il Segretario Generale dell'Onu Ban Ki moon sta organizzando un incontro speciale il 30 settembre al Palazzo di Vetro. Lo ha annunciato lo stesso Ban attraverso un portavoce. "Il tema dell'immigrazione sarà alto nell'agenda dei capi di Stato e di governo che verranno a New York per l'Assemblea Generale", ha detto Ban. "E' veramente un bel segno. Finalmente. Un pò tardivo ma lo accogliamo con tanta speranza perché il fenomeno sarà prolungato", replica il presidente della Cei Angelo Bagnasco.

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