Piu' che una bufala di tutto rispetto, la storia dell'asteroide che, secondo un quotidiano britannico, starebbe per annientare la civilta' umana sulla Terra e' un caso di scuola in scienza della comunicazione. La storia ha cominciato a girare quale mese fa, a inizio estate, su una serie di siti noti per essere tra quelli che sono soliti sostenere teorie complottiste. Un po' per le suggestive immagini che evoca on-line, un po' perche' di tanto in tanto sono gli enti di ricerca che ci informano del passaggio di asteroidi vicino alla Terra, la notizia del prossimo Armageddon planetario ha cominciato a essere ripresa fino al punto che la Nasa stessa ha dovuto rilasciare un comunicato in cui smentiva completamente la notizia. Stavolta non si trattava infatti della solita disputa tra scienziati che prevdono rotte piu' o meno pericolose per la Terra, ma manca proprio l'argomento del contendere: l'asteroide. Nonostante questo la notizia ha continuato a girare. "Tra il 22 e il 28 settembre un meteorite gigante colpira' la Terra e portera' morte e distruzione, lo rivela lo scienziato dell'Universita' del Lancashire, Robert Walsh" e' il titolo che campeggia sopra articoli corredati da ricostruzioni artistiche dell'impatto apocalittico. La redazione del sito di Gq si e' divertita a fare un vero e proprio debunkig della notizia, mettendo bene in luce, con tanto di link tutti i passaggi di questa storia esemplare della comunicazione istantanea ai tempi del web. Stavolta non solo non esiste la minaccia, ma neanche il professor Walsh avrebbe detto cio' che gli e' stato erroneamente attribuito.
Caricamento commenti
Commenta la notizia