Francesco La Russa, 49 anni, operaio di Trabia che ieri ha ucciso i due dirigenti della cava Buttitta davanti agli agenti della polizia della squadra mobile di Palermo ha reso dichiarazioni spontanee. Ha raccontato agli agenti che aveva individuato proprio in Gianluca Grimaldi, direttore della cava, e Giovanni Sorci, capocantiere i responsabili del suo licenziamento. Per questo non ha ucciso il ragioniere della cava che era nell'ufficio con le vittime e che è scappato non appena ha sentito gli spari. E che poi ha di nuovo incrociato l'assassino che però lo ha ''graziato''. La Russa non ha fatto alcun collegamento con le vicende legate in questi giorni sulla vicenda della gestione dei beni confiscati. Nessuna parola sul suo licenziamento e sui compensi degli amministratori giudiziari. Davanti al pm di Termini Imerese Giacomo Brandini si è avvalso della facoltà di non rispondere. Avrebbe detto che parlerà durante l'udienza di convalida davanti al gip Angela Lo Piparo.
Francesco La Russa, 49 anni, ha esploso quattro o cinque colpi tutti andati a segno. L'uomo aveva in casa la pistola e alcuni fucili da caccia detenuti legalmente. Gli uomini della scientifica sono stati diverse ore dentro l'ufficio prefabbricato della cava per ricostruire quanto avvenuto. Le due vittime non temevano La Russa. Rispettavano la sua condizione di ex operaio in mobilità che aveva tante difficoltà nel vivere con moglie e tre figli. Lo hanno fatto entrare senza timore. Gli animi si sono subito accesi e poi La Russa ha tirato fuori la pistola. (ANSA)