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"Marcello Dell'Utri
si sente sequestrato"

"Marcello, che finora si sentiva un carcerato, adesso si sente un sequestrato". Lo dice il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, che è stato a trovare Dell'Utri nel carcere di Parma, dove è detenuto. Un incontro, afferma in un colloquio con il Corriere della Sera, che "è stato diverso rispetto ai precedenti". La "nuova condizione mentale", spiega Confalonieri, è dovuta al "caso Contrada" e alla sentenza con cui la Corte europea dei diritti dell'uomo ha ritenuto ingiusta la condanna comminata dalla giustizia italiana all'uomo del Sisde per concorso esterno in associazione mafiosa. "Anche per Marcello è così - a suo avviso - anche lui ha subito una condanna per fatti antecedenti all'introduzione della norma". "Perciò - aggiunge - va fatta giustizia. E mi auguro che il suo caso venga affrontato senza guardare a Dell'Utri come all'amico di Silvio Berlusconi, come al politico. Qui non c'entrano le toghe rosse, non c'entra la politica. Anzi, la polemica politica deve restare fuori da questa storia: questo è un caso di giustizia che va risolto il prima possibile". "Marcello - dice Confalonieri - ha appena compiuto 74 anni, è rinchiuso da 18 mesi, ha perso 15 chili... No, non si abbatte, si fa le sue due ore d'aria, si è occupato della biblioteca interna... Per lui i libri sono come per me il pianoforte... Si è iscritto anche all'università: il mese prossimo darà l'esame di storia medievale... Insomma, si fa forza. Ma adesso, con questa sentenza, è cambiato tutto e ho capito che ha bisogno di sostegno". (ANSA).

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