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I 36 sindaci dei Nebrodi puntano ai vertici della Città metropolitana

 I Nebrodi candideranno un proprio rappresentante alla guida della Città Metropolitana e proporranno un progetto di respiro provinciale. È questa l’indica - zione emersa dall’assemblea dei sindaci dell’area nebroidea che, su invito del primo cittadino di Caprileone, onorevole Bernardette Grasso, si è tenuta negli storici locali di Badia Grande a San Marco d’Alunzio per un confronto fra sindaci e presidenti dei consigli dei 36 Comuni. Ne erano presenti 20, facenti parte del Piano strategico “Nebrodi Città aperta”. «Ho voluto invitare i colleghi dell’area nebroidea – ha affermato la Grasso, che ha coordinato i lavori – per approfondire come si intenderà muoversi e proporsi all’interno della Città Metropolitana. Dobbiamo seguire le indicazioni che sono dettate dalle segreterie politiche oppure l’area nebroidea dovrà proporsi in maniera autonoma e compatta?». Su questo interrogativo si sono confrontati sindaci e presidenti dei consigli comunali presenti all’adunanza comprensoriale. «Sono deputato regionale di Forza Italia – ha esordito il sindaco di Caprileone Grasso ed ho già annunciato che mi schiererò per la scelta territoriale». «Come sindaco di Motta d’Affermo e presidente dei dieci comuni della Valle dell’Halaesa, pur militando in uno schieramento politico (il Pd, 3n.d.c.) –ha preannunciato Nunzio Marinaro –chiaramente sosterrò le scelte che verranno effettuate dall’area nebroidea». Sulla medesima lunghezza d’onda il collega di Mirto, Maurizio Zingales, di Alcara Li Fusi, Nicola Vaneria, l’assessore di San Marco d’Alunzio Antonino Mileti. «I Nebrodi – ha ribadito Enzo Sindoni, sindaco di Capo d’Orlando, devono essere protagonisti , fare blocco e superare le logiche di appartenenza politica». «L’area dei Nebrodi –ha sostenuto il sindaco di San Salvatore di Fitalia, Rosario Ventimiglia, rappresenta il 58% dei comuni chiamati al voto, per cui possiede una forte chance, un’opportunità importante da non lasciarsi sfuggire». «I Nebrodi – è stato rilevato dal sindaco di Castell’ Umberto, Vincenzo Lionetto Civa – debbono difendere la loro identità». «Dalle parole ai fatti» –ha sottolineato il primo cittadino di Acquedolci Ciro Gallo.

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