Il principale boss del traffico di esseri umani a Zuwara, in Libia, è stato ucciso ieri a Tripoli insieme a 8 suoi miliziani. Lo riferiscono i media locali, tra cui il sito di Libya Herald. L'uomo, Salah Al-Maskhout, ex ufficiale dell'esercito libico nell'era Gheddafi, è stato ucciso da uomini armati, probabilmente "professionisti", scrive il Libya Herald.
Intanto La Croazia ha riaperto il confine con la Serbia dopo le dispute tra i due paesi sulla gestioni dei migranti che si accalcano alle loro frontiere. Il confine è ora aperto "a tutto il traffico senza restrizioni", ha annunciato la polizia croata.
La Serbia "non funziona come stato ma come un territorio che i migranti attraversano senza alcun controllo", ha affermato il primo ministro croato, Zoran Milanovic ribadendo che "la chiusura dei confini era una misura rigida, ma nell'interesse nazionale ed è servita per istaurare controlli dei flussi dei profughi in Serbia". "Anche la Croazia poteva lasciar vagabondare i migranti per i campi, come fa la Serbia, ma in tal caso non saremmo uno Stato", ha aggiunto, definendo la Serbia "uno stato casuale, disorganizzato che se vuole veramente entrare in Ue dovrà ripensare come si comporta".