Enormi quantità di rifiuti in plastica e vetro sotterrati, nel corso degli interventi comunali post emergenza, per coprire le voragini create dall’alluvione del 12 agosto scorso. – Cavi elettrici posti a pochissimi centimetri sotto la ghiaia. – Materiale di risulta, derivanti dai cantieri pubblici, depositato sul letto del torrente Fellino, prima del nubifragio. – Sono, queste, soltanto alcune delle diverse denunce ribadite da Ercolino Ferraina segretario del comitato pro alluvionati di Corigliano e Rossano, intervenuto insieme al rappresentante legale Avv. Alfonso Rago, al partecipato incontro sulla protezione civile, ospitato alla delegazione comunale allo scalo, promosso da Officine Ionio Italia, il laboratorio politico culturale di Fratelli d'Italia Presente il sindaco di Corigliano che ha sottolineato come i primi cittadini siano rimast soli dopo l'alluvione cincordando con l'esigenza di un piano unico di protezione civile per il territorio..Nel corso del suo intervento conclusivo, Ernesto Rapani ha precisato che all’incontro era stata invitata tutta l'Amministrazione Comunale di Rossano (che però ha disertato l’incontro, salvo la presenza del Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Scarcello) e che erano presenti, oltre a diversi consiglieri comunali rossanesi di minoranza, anche il Sindaco di CoriglianoGiuseppe Geraci con l'assessore all'urbanistica ed il presidente del consiglio di quel comune ai quali ultimi nessun invito ad hoc era stato loro trasmesso. Sono venuti ed hanno partecipato – ha chiarito Rapani – dimostrando sensibilità rispetto all’argomento territoriale. È invece mortificante – ha concluso il dirigente di FDI-AN – soprattutto l'assenza dell'assessore alla protezione civile del Comune di Rossano che, tra l'altro, non è neppure tra i firmatari della delibera di giunta sulle somme urgenze per l'emergenza.
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