Venerdì 20 Dicembre 2024

"Ponte sullo Stretto? No, legalizziamo la cannabis"

Il ministro Alfano "avrà elementi che non ho io. Sicuramente noi abbiamo attualmente una priorità diversa che è quella di mettere in sesto la nostra rete viaria lungamente de-investita e che sicuramente ha condizioni di manutenzione che sarebbero migliorabili". Così l'amministratore delegato di Anas Gianni Armani ai microfoni di Radio Capital, rispondendo sul riavvio del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina e sulla sua fattibilità rilanciato nei giorni scorsi dal ministro degli interni Angelino Alfano.(ANSA).

Dal momento che la Sa-Rc "è sostanzialmente finita. E' normale che si torni a parlare del Ponte sullo Stretto" e "dove proseguire la connessione del Sud". Così Gianni Armani a.d. di Anas ai microfoni di Radio Capital. Per Armani "una valutazione sul Ponte" va fatta "ma solo dopo una valutazione su costi-benefici e sul consenso". "Non possiamo permetterci fare stop and go, cioè partire, bloccare, fare contenzioso. Questo costa al Paese e non porta nessun risultato" ha concluso Armani. (ANSA).

"Nessuno del Governo ha chiuso la porta, direi che si è riaperta una porta che era già chiusa nel modo più trasparente: attraverso una mozione in Parlamento alla quale hanno dato il loro consenso una maggioranza di deputati e il Governo in Aula". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano sul ponte sullo Stretto, a margine della Conferenza Unificata.

La legalizzazione della cannabis anche come volano per far ripartire l'economia: è la 'sfida' che lancia Pippo Civati secondo il quale la proposta di legge renderebbe "più della Tasi, ed avrebbe effetti paragonabili a quelli prodotti dagli 80 euro". Ma attenti, avverte Civati, "Renzi ha già detto di essere contrario e su questa proposta partirà lo stesso ostruzionismo visto sulle unioni civili. O accompagniamo la discussione della proposta con una campagna forte di informazione o rischiamo di approvare il Ponte sullo Stretto invece che la liberalizzazione della cannabis". "L'Italia ha l'occasione di fare una grande riforma, e tutti sanno quanto io sia scettico sulle riforme di questo governo, una riforma clamorosa, anche del punto di vista economico. Non è un tema di nicchia o da adolescenti, ma una questione che vale molto più della Tasi", dice Civati che ironizza: "Per sostenere questa battaglia se serve sono anche disposto a mettermi una felpa". (ANSA).

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