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Governo latitante, all’Ars va in scena... il vuoto

 Dibattito a vuoto, a Sala d’Ercole per l’assenza del governo. Si doveva discutere, e in realtà per un’ora e mezza si è discussa, la mozione per l’istituzione di una commissione di indagine sul ciclo dei rifiuti, ma non la si è potuta votare perché rigorosamente assenti il presidente della Regione e tutti i dodici assessori. In altri tempi, quando presidente ed assessori erano eletti dall’aula, non solo il presidente regionale era costantemente presente, ma il dibattito non avrebbe avuto neppure inizio in assenza dell’assessore al ramo competente. E la regola valeva sempre, sia per l’attività ispettiva, sia per quella legislativa. Quanto accade ora è possibile perché la riforma entrata in vigore il 5 febbraio del 2001, quella dell’elezione diretta del presidente della Regione, relegando gli assessori al ruolo di collaboratori del presidente della Regione, che li nomina o li manda a casa quando vuole, è stata fatta a metà. Manca ancora, infatti, sebbene siano trascorsi 15 anni, la parte che regola i rapporti tra il Parlamento e il Governo. E, probabilmente, questa parte della riforma non è stata mai completata perché si sarebbe dovuto certificare con legge anche quanto disposto dal comma 3 dell’art.9, per cui la carica di deputato è incompatibile con quella di assessore regionale. Ieri, in aula, a prendere atto degli interventi dei deputati ed eventualmente chiarire la posizione del governo nel merito, avrebbe dovuto esserci l’assessore regionale all’Energia Vania Contraffatto o il presidente della Regione che gli assessori li rappresenta tutti. È da ritenere, a questo punto, che l’assessore Contraffatto, avendo preso parte in precedenza ai lavori della commissione Antimafia, svoltasi nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni, avesse già detto tutto quanto c’era da dire sulla materia dei rifiuti e che, probabilmente, visto che c’era già una commissione parlamentare che stava indagando non sarebbe stato necessario andare in aula per nominarne un’altra. Il dibattito, comunque, riprenderà martedì prossino. Nella seduta di ieri era in programma anche la discussione della mozione recante “iniziative nei confronti del governo nazionale per prevenire e contrastare l'aumento degli illeciti connesso ai flussi migratori e assicurare un'ordinata gestione dell'accoglienza degli aventi titolo”. Anche questa, ovviamente, è stata rinviata a martedì 6 ottobre.

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