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Usa alla Russia:
fermate i raid in Siria

Avviare al più presto colloqui tra comandi militari per cercare una soluzione comune in Siria: su questo concordano Kerry e Lavrov, dopo le critiche Usa ai raid avviati dalla Russia in aiuto di Assad. Gli incontri potrebbero partire già da oggi. "E' imperativo trovare una soluzione per evitare un'escalation al di fuori del controllo di tutti", afferma il segretario di Stato americano.

La Russia deve fermare la sua aggressione in Siria. Lo ha detto il segretario alla Difesa americano, Ash Carter secondo il quale i raid russi in Siria "probabilmente" sono stati lanciati in zone dove non c'è presenza dell'Isis. Anche l'opposizione siriana attacca il Cremlino e denuncia: "I raid aerei russi in Siria hanno già ucciso 36 civili". Il presidente della Coalizione Nazionale Siriana, Khaled Khoja, a margine dell'Assemblea Generale Onu ha detto anche che "La Russia non ha intenzione di combattere l'Isis, ma di prolungare la vita al presidente siriano Bashar al Assad". 

Anche la Nato esprime preoccupazione per raid della  Russia. "Preoccupazione per le notizie secondo le quali i raid della Russia in Siria non abbiano come obiettivo l'Isis" è stata espressa dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. In particolare, la preoccupazione riguarda la mancanza di coordinamento tra Mosca e la coalizione internazionale a guida Usa, riferisce una nota dell'Alleanza atlantica.

I RAID RUSSI VISTI DALLA CAMERA DEL CACCIA

Dmitri Peskov, portavoce di Putin ha dichiarato, rispondendo alla domanda se Mosca classifica alcuni movimenti di opposizione siriana come "terroristi" : "L'aviazione russa in Siria sta fornendo sostegno alle forze armate siriane, che stanno combattendo contro l'Isis e altri gruppi terroristici ed estremisti". 

Opposizione siriana accusa, Russia sta colpendo civili - "La Russia non sta combattendo l'Isis in Siria, ma prende di mira i civili nelle comunità che hanno respinto lo Stato Islamico": così il presidente della Coalizione Nazionale Siriana, Khaled Khoja, "condanna" i raid di Mosca. "La Russia - continua - usa la sua forza militare per sostenere la guerra del regime di Assad contro i civili".

Mosca ha effettuato oggi una ventina di raid aerei in Siria contro otto obiettivi dell'Isis, distruggendone completamente i centri di comando sulle montagne. 

La Russia si appresta a presentare al Consiglio di Sicurezza Onu una bozza di risoluzione per costruire una coalizione anti-Isis che includa il presidente siriano Assad e l'Iran. Lo hanno rivelato all'ANSA fonti diplomatiche del Consiglio. La bozza esorta a lottare contro i gruppi estremisti "in coordinamento con i governi degli stati colpiti".

La Russia ha lanciato i primi raid aerei in Siria, nei pressi di Homs. 

"L'unico modo giusto di lottare contro il terrorismo internazionale è agire in anticipo , combattere e distruggere miliziani e terroristi sui territori già occupati da loro e non aspettare che arrivano a casa nostra". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, che ha aggiunto che la Russia si aspetta che il governo di Bashar al Assad avvii colloquio con l'opposizione siriana
Intanto il ministero della Difesa di Mosca ha confermato l'inizio dei raid aerei russi contro postazioni dell'Isis in territorio siriano. Ma alti funzionari Usa hanno riferito ai media americani che la zona di Homs, dove i jet russi hanno iniziato a bombardare, non è sotto il controllo dello stato islamico. Le stesse fonti precisano che gli Usa sono stati informati da Mosca un'ora prima degli attacchi. 
Intanto, un gruppo di ribelli siriani sostenuto dagli Usa ha accusato la Russia di aver compiuto raid aerei sulle sue posizioni nella città di Latamna, nella provincia di Hama, in Siria. Il gruppo, noto come Tajamu Alezzah, non ha precisato quali obiettivi siano stati colpiti.Il Parlamento russo ha approvato l'uso delle truppe in Siriacome richiesto dal presidente Putin. Lo riferisce Russia Today. La richiesta si riferiva all'uso delle forze armate in Siria per combattere il terrorismo su richiesta del presidente siriano Assad. L'ultima volta che Putin ha chiesto al Senato russo il permesso di inviare truppe all'estero e' stato nel marzo del 2014 poco prima dell'annessione della Crimea. Durante la seduta odierna del Senato - riporta l'agenzia Tass - la richiesta è stata presentata ai parlamentari dal capo dell'amministrazione presidenziale Serghiei Ivanov, dal vice ministro degli Esteri Mikhail Bogdanov e dal vice ministro della Difesa Nikolai Pankov. La Russia userà solo forze aeree in Siria. Lo ha detto il capo dell'amministrazione presidenziale, Serghiei Ivanov, citato dall'agenzia Tass. Il portavoce del Cremlino ha poi sottolineato che la Russia sara' "l'unico paese" a intervenire militarmente in Siria contro l'Isis nel rispetto del diritto internazionale perché la decisione di lanciare dei raid aerei arriva in seguito alla richiesta di assistenza militare ricevuta dal presidente siriano Bashar al-Assad.

La Siria ha confermato la richiesta d'intervento alla Russia.  In particolare Damasco ha confermato quanto detto dalla Russia secondo cui la richiesta di un intervento dell'aviazione di Mosca nel Paese e' stato chiesto "tramite una lettera del presidente Bashar al Assad al presidente Vladimir Putin". Lo riferisce l'agenzia governativa Sana citando una nota della presidenza della Repubblica. "La lettera in questione - si sottolinea nella nota - includeva un invito ad inviare forze aeree russe nel quadro dell'iniziativa del presidente Putin per combattere il terrorismo". il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aveva detto che che la Russia era "l'unico paese" a intervenire militarmente in Siria contro l'Isis nel rispetto del diritto internazionale perché la decisione di lanciare dei raid aerei arrivava in seguito alla richiesta di assistenza militare ricevuta dal presidente siriano Bashar al-Assad. Tali operazioni, aveva aggiunto Peskov, sono possibili solo sulla base di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu o, appunto, su richiesta delle autorità legittime di un Paese interessato.

Contatti Usa-Russia per evitare scontri aerei in Siria - Il responsabile del Pentagono, il segretario alla Difesa Usa Ash Carter, ha chiesto di avviare contatti con la Russia sulle operazioni aeree in Siria per evitare che i raid lanciati da Mosca e quelli americani collidano o 'ostruiscano' lo spazio a vicenda. Lo riferisce un portavoce del Pentagono.

Durante il recente incontro a margine dell'assemblea generale dell'Onu, Vladimir Putin e Barack Obama "si sono detti d'accordo sul fatto che Stati Uniti e Russia hanno un interesse comune nella lotta contro l'Isis in Siria" e "sulla necessita' di istituire un canale di comunicazione per prevenire una mancanza di intesa tra le unità della coalizione (con a capo gli Usa) e la Russia". Lo fa sapere l'ambasciata americana in Russia.

Putin, Assad sia flessibile e pronto compromessi - Per risolvere la crisi siriana Bashar al-Assad deve assumere una "posizione attiva e flessibile" e deve essere pronto "per i compromessi nel nome del suo paese e del suo popolo". Lo ha detto Vladimir Putin aggiungendo che servono "le riforme politiche e il dialogo tra tutte le forze sane del paese".

Renzi, Italia in solco Onu,serve collaborazione - "La nostra posizione rimane nel solco delle Nazioni Unite: invitare a tutti livelli alla collaborazione perché non si replichi - dopo 4 anni di guerra guerra - il meccanismo per cui la mancanza di governo porta all' esplosione di pezzi interi di Medio Oriente". Lo ha detto il premier Matteo Renzi al question time alla Camera.

Gentiloni, c'è uno spiraglio di via di uscita - In Siria in queste ore si sta creando uno spiraglio di via di uscita. Una transizione politica graduale che però non dia vita a un vuoto di poteri come successo in Libia, e prima della Libia, in Iraq. Lo ha detto fuori dal Consiglio di Sicurezza Onu il Ministro degli esteri Paolo Gentiloni.

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