"La situazione della viabilità siciliana è molto, molto seria. Come abbiamo agito per accertare le responsabilità sul crollo del viadotto Himera sulla A19 spero che si accertino le responsabilità sul crollo sulla Catania-Messina. Si è sottovalutato il movimento franoso" Così il ministro dei Trasporti Graziano Delrio che ha aggiunto: "Se ci sono responsabilità sicuramente non ce ne sono dell'Anas e del Ministero". La A18 Catania-Messina è gestita dal Consorzio Autostrade Siciliane, società controllata dalla Regione Sicilia.
"Vorremmo essere tanto incoscienti da immaginare il bicchiere mezzo pieno. Ma come si fa a non tenere conto dello stato di sfacelo in cui versa la nostra regione". Lo dice la Confagricoltura regionale dopo la frana che ha bloccato l'autostrada Catania-Messina. "Dopo il crollo dell'autostrada Palermo-Catania (a distanza di otto mesi non si hanno ancora notizie certe sui tempi per la sua riapertura) un'altra frana ha colpito la Messina-Catania - prosegue l'organizzazione - contribuendo ad aumentare il tasso di isolamento dal resto dell'Italia e dall'Europa. Una beffa se si pensa che in contemporanea, all'Expo di Milano, la Sicilia si sforza di mostrare la parte migliore attraverso le proprie eccellenze enogastronomiche, agricole e turistiche, immaginandosi quindi pronta ad affrontare le difficili sfide dell'internazionalizzazione". "I casi delle due autostrade - evidenzia il presidente dell'organizzazione, Ettore Pottino - sono quelli più eclatanti e per questo finiti sotto i riflettori delle cronache nazionali. Ma non vanno dimenticate le centinaia di arterie secondarie, letteralmente bombardate, che rappresentano una vera e propria via crucis per tutti coloro che, come gli agricoltori, sono costretti a percorrerle quotidianamente per tentare di raggiungere le loro postazioni di lavoro. Figurarsi poi il grado di attrattiva che questo sistema viario riesce a suscitare nei confronti dei visitatori e degli ospiti stranieri".(ANSA).
"Le difficoltà che interessano i collegamenti viari della Sicilia, acuite dai crolli che si susseguono ultimamente senza soluzione di continuità, hanno raggiunto livelli emergenziali tali da dovere essere affrontati con misure eccezionali, anche con il ricorso all'esercito e comunque con una task force che trovi immediati rimedi." Lo dice il vice presidente nazionale di Confesercenti Vittorio Messina. "Gli abitanti dell'Isola - aggiunge - sono esasperati e non sfugge a nessuno la gravità dei disagi e delle conseguenze che si riverberano sul tessuto economico regionale proprio nel momento in cui si registrano segnali, sia pure timidi, che lasciano presagire la possibilità di una fase di ripresa. Le istituzioni si muovano con celerità - chiede - per trovare le soluzioni che consentano di ridare condizioni decenti per la mobilità delle merci e delle persone senza trascurare la necessità improrogabile di interventi adeguati ad elevare il livello infrastrutturale del territorio". "Non è questo - conclude - il momento di fare la conta dei ritardi e delle responsabilità di chi nel tempo non ha consentito alla Sicilia di dotarsi di una rete stradale degna di questo nome. Piuttosto è l'occasione perché la classe dirigente regionale e nazionale si dimostri all'altezza di superare un simile stato emergenziale, rispondendo così alle legittime aspettative dei cittadini e delle imprese".(ANSA).