"Il Mezzogiorno deve tornare al centro dell'agenda del governo". Lo afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un'intervista a La Sicilia, nella quale sottolinea che la regione, "come gran parte del Sud, non riesce a ripartire. C'è stato un aumento della disoccupazione più alto che al centro-nord" e "c'è bisogno di approfondire il tema, ma anche di arrivare a degli impegni concreti" con un "intervento innovativo dello Stato". "Ci vuole - prosegue - una presa d'atto, ma anche un impegno formale del governo". In Sicilia, in particolare, osserva la presidente della Camera, "c'è un vero disastro infrastrutturale". "È un nodo cruciale - osserva - che penalizza l'Isola, l'economia e la qualità della vita dei cittadini". "Sono consapevole - aggiunge - del disagio enorme che vive quest'isola e credo che sia una delle priorità da affrontare": prima del Ponte sullo Stretto "c'è da fare altro". Boldrini parla anche della questione migranti, e dice dopo la 'relocation' serve "un'Europa 2.0 che riesca a risolvere i problemi che nessuno Stato da solo può gestire". Per quanto riguarda l'intervento in Iraq, sottolinea che le guerre "non risolvono quasi mai i problemi" ma "rischiano di aggravarli". Nel caso dei raid, "per il cambiamento delle regole d'ingaggio del nostro impegno è ovvio che ci sia bisogno di un passaggio in Parlamento". Infine, parlando dell'omicidio di Giordana, la ventenne uccisa a Nicolosi, Boldrini sottolinea che "se una donna si affida alla giustizia, perché è vittima di stalking, non può essere lasciata sola. Bisogna proteggere la donna che denuncia". (ANSA).
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