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Sfollate 300 persone
tra Milazzo e Barcellona

I danni maggiori, nell'ondata di maltempo che ieri ha colpito in particolare il Messinese, sembrano essere stati ad Antillo, dove alcune case sono andate distrutte; ma anche a Milazzo e a Barcellona Pozzo di Gotto, "sono necessari interventi strutturali, così come in tutti i torrenti esondati". Lo dice il responsabile della Protezione civile di Messina, Bruno Manfrè, il giorno dopo il nubifragio che si è abbattuto nella zona ionica e tirrenica. "Sui torrenti - spiega - è necessario intervenire per ripristinare le condizioni di sicurezza, eliminando il sovralluvionamento". 

A Barcellona Pozzo di Gotto, nell'area tra Cicerata e Calderà, 133 persone sono state costrette ad abbandonare le loro abitazioni invase ieri dal fango. Fortunatamente tutti sono riusciti a trovare ospitalità da parenti e amici.  Analoga la situazione a Milazzo per circa 170 persone (40 famiglie). 

Nella zona sono al lavoro anche decine di volontari, sotto la pioggia ancora incessante, nel tentativo di rendere agibili le case nel più breve tempo possibile.  

Intanto, a Milazzo, per l'esondazione del torrente Mela che ha provocato l'alluvione dell'abitato di Bastione, il sindaco Giovanni Formica ha diramato un'ordinanza con la quale dispone il divieto di utilizzare a scopo potabile l'acqua, in attesa dei risultati sui campioni prelevati dall'Azienda sanitaria provinciale. Fango e detriti trasportati dal torrente in piena potrebbe aver provocato danni alle reti dell'acquedotto, della fognatura e di altri servizi.

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