Un progetto classificatosi primo nella graduatoria regionale per un importo di quasi un milione di euro di fondi europei e regionali.
Una struttura laboratoriale con spazi didattici ed espositivi all’interno del museo dell’argilla. L’inaugurazione si terrà venerdì, alle 18. Per l’occasione sarà aperta al pubblico la mostra: “Forma & Colore nella Ceramica Artistica Siciliana” a cura di Cristina Lopresti. Un centro polifunzionale sperimentale con museo-scuola-laboratorio dotato di attrezzature innovative. L’idea del progetto nasce dalla necessità di accrescere e valorizzare la creatività e l’innovazione nel settore della produzione di manufatti artistici, artigianali e industriali, attraverso l’impiego di moderni concetti di progettazione e di attrezzature ad alta tecnologia. L’obiettivo è di sviluppare il design innovativo in Sicilia, declinando il patrimonio culturale e tradizionale con l’innovazione, al fine di incrementare nuove forme espressive e nuovi settori produttivi. Il “Labforma”, messo in sinergia con scuole, università, aziende, enti pubblici, associazioni vuole essere un esempio di “industria culturale e creativa”. Il centro di ricerca presenta cinque sale per laboratori artistici, un’aula didattica multimediale e un ampio spazio espositivo denominato “Museo Forma”. I laboratori sono dotati di moderne attrezzature che permetteranno di realizzare prodotti artistici, modelli per la produzione artigianale ed industriale, nei settori della ceramica, oreficeria, meccanica, plastica, cantieristica navale, architettura, medicale. Il progetto, che rappresenta il frutto di un percorso avviato nel 2010, è stato promosso dal consigliere comunale Antonio D’Amico, ex vicesindaco con delega alla Cultura, supervisore del progetto e sposato dal sindaco Giuseppe Pappalardo. L’idea progettuale e la consulenza è stata prodotta dal maestro Ranieri Wanderlingh, direttore dell’esecuzione. Per l’inaugurazione è prevista una mostra di ceramica contemporanea siciliana intitolata “Forma e colore nella ceramica artistica siciliana” curata dalla spadaforese Cristina Lopresti. Ventisei artisti, provenienti da otto centri produttivi: Burgio, Caltagirone, Messina, Monreale, Palermo, Santo Stefano di Camastra, Sciacca e Venetico che si misurano con la versatilità dell’argilla, reinterpretando la tradizione e donandole nuovi significati.
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